“Alla scoperta del centro storico di Atessa tra arte, fede, sapori e tradizioni”: è stato così denominato l’itinerario che sabato 24 e domenica 25 marzo prossimi sarà proposto ad Atessa dal Fai (Fondo ambiente italiano) in occasione della 26esima edizione delle “Giornate di primavera”.
L’appuntamento è stato presentato in Comune ad Atessa dal capo delegazione Fai di Vasto, Maria Rosaria Pacilli; dal sindaco di Atessa, Giulio Borrelli; dall’assessore alla cultura, Giulia Orsini. Presenti anche l’assessore ai grandi eventi, Vincenzo Menna, e gli studenti del liceo scientifico di Atessa che per l’occasione faranno da cicerone, conducendo i visitatori nel centro storico di Atessa, alla scoperta di luoghi affascinanti e sconosciuti ai più. I ragazzi sono stati preparati dalla studiosa e storica Adele Cicchitti.
“Questa manifestazione”, ha esordito Pacilli, “rappresenta un momento di incontro tra i volontari del Fai e la comunità locale, un’occasione unica per festeggiare e raccontare il nostro territorio, portando all’attenzione di tutti le preziose eredità tramandate dal passato. E’ anche l’occasione per far conoscere e condividere gli obiettivi e la missione del Fai, rivolta alla salvaguardia del patrimonio culturale italiano, alla valorizzazione e promozione di bellezze storico-artistiche, alla tutela dell’ambiente e del paesaggio e, soprattutto, alla sensibilizzazione dei giovani al rispetto di questo patrimonio, di cui tutti dobbiamo essere fieri. Si tratta anche di un importante evento per la raccolta fondi che ci consente di operare con interventi concreti a livello nazionale: si può dare il proprio sostegno iscrivendosi al Fai o con un contributo facoltativo. Atessa è una città ricca di storia e di tradizioni, che in quest’occasione cerchiamo di portare alla luce”.
Sono cinque i luoghi ai quali si potrà accedere: tre di proprietà privata e due edifici religiosi che in via straordinaria saranno aperti. Si potranno conoscere la chiesa della Madonna dei Raccomandati, preesistente a quella della Madonna della Cintura, che vi si innestò al di sopra; palazzo Carunchio con le sue cantine, dove sono ancora conservati gli utensili e gli attrezzi che la famiglia usava per produrre il vino; la chiesa di Santa Croce, nell’antico quartiere di Tixa; palazzo Marcone, con il suggestivo frantoio ipogeo, uno dei più antichi d’Abruzzo; palazzo Codagnone, con la sala degli specchi.
Saranno proposte anche degustazioni di dolci tipici, liquori e torroni artigianali, pane casereccio o fatto con farine speciali, vino e olio: prodotti offerti da cantine Spinelli, oleificio Santulli, Nuovo Panificio Gallucci, “Spiga d’oro” di Silvana Ferrara, “Farina del mio sacco” di Mattia Tieri, Gran Caffè D’Angelo, Pasticceria “La deliziosa” e ditta “Piretti 1799”.
“L’Italia è ricca di tesori”, ha dichiarato il sindaco di Atessa, Giulio Borrelli. “Ne abbiamo talmente tanti che spesso giacciono dimenticati. Il nostro obiettivo, in quest’occasione, è di svelare alcuni degli angoli più incantevoli, nascosti e preziosi di Atessa, un tempo ricchi di vita e che ora sono quasi del tutto sconosciuti. Abbiamo condiviso e sostenuto con impegno quest’iniziativa, che significa attrattiva e turismo. Un ringraziamento particolare va a don Loreto Grossi; a Luigi Di Alberto, erede Marcone; ad Alessandra Carunchio e famiglia; all’architetto Di Pasquale e ai condomini di Palazzo Codagnone, che hanno messo a disposizione le loro proprietà, rendendole eccezionalmente fruibili a tutti”.
“Un grande onore per la nostra città”, ha sottolineato l’assessore Orsini, “perché quest’appuntamento consentirà di conoscere le nostre bellezze e di riscoprire siti privati che presentano aspetti artistici e culturali notevoli”.
Il punto di ritrovo per i visitatori è a piazza Oberdan. Gli orari di visita vanno dalle 10 alle 12.30 e dalle 15.30 alle 19.