Il sequestro è scattato nell’ambito delle attività di monitoraggio su commercio e impiego di fitosanitari. Il Nas ha ispezionato rivendite e mangimifici in tutto l’Abruzzo, sequestrate circa 50 tonnellate di mangimi per animali.
Il NAS (il nucleo dei Carabinieri che si dedica alle sofisticazioni alimentari e alla tutela della salute) riserva grande attenzione alla filiera alimentare, in tutti i settori che la compongono. In questo caso sono state individuate tre strutture abusive o al cui interno erano stoccati mangimi e materie prime in locali apparsi cattive condizioni igienico-sanitarie, o carenti sotto il profilo dell’autocontrollo e della tracciabilità. Oltre 50 le tonnellate di mangimi e materie prime sequestrati, per un valore commerciale di circa 300 mila euro. L’operazione è scattata ieri pomeriggio in provincia di Pescara. Il NAS ha individuato un capannone allestito abusivamente e al cui interno erano stipati circa 40000 chili di mangimi semplici e composti, privi di tracciabilità. Il maxi sequestro ha portato alla segnalazione immediata alla ASL di Pescara, per i provvedimenti di competenza e chiusura.
Poche ore prima, nel teramano, un altro intervento era stato condotto all’interno di una ditta specializzata nella rivendita di prodotti fitosanitari. Al termine degli accertamenti, i militari hanno segnalato il legale responsabile della struttura alla competente Autorità amministrativa, in quanto la ditta, dal valore di un milione di euro, risultava attivata abusivamente. Nel corso del controllo, inoltre, i Carabinieri hanno sequestrato 10.000 kg di mangimi semplici, in parte confezionati e in parte sfusi, e materie prime, privi di indicazione relativa alla tracciabilità. Il Dirigente del Servizio Veterinario Igiene Alimenti Produzioni Zootecniche della ASL teramana, stante quanto accertato dai militari del NAS, ha disposto l’immediata sospensione dell’attività di vendita e deposito di mangimi nonché il divieto di commercializzazione dei mangimi sequestrati, dal valore di 150.000 euro.
Dopo l’ispezione all’interno di un’altra ditta della provincia di Teramo, specializzata nella rivendita di prodotti fitosanitari per l’agricoltura, i militari del NAS di Pescara hanno segnalato il legale responsabile della rivendita all’autorità amministrativa, essendo il deposito risultato in difetto di registrazione, privo di requisiti igienico-sanitari e strutturali e di tracciabilità dei mangimi, e anche senza l’applicazione del piano di autocontrollo del sistema HACCP. Il dirigente del Servizio veterinario della locale ASL, intervenuto sul posto su richiesta del NAS, ha disposto l’immediata sospensione dell’attività di deposito, nonché il divieto di vendita e la distruzione di 6 quintali di mangime per uso zootecnico, valore circa mille euro.