Per la rassegna “Il teatro fa poesia” va in scena questa sera e domani al Florian Espace di Pescara il nuovo spettacolo di Pippo Di Marca “Theatrum mundi show”.
Pippo Di Marca ha intrapreso un complesso viaggio teatrale, riuscendo a condensare in due ore cinquant’anni di lavoro teatrale. Sul palcoscenico del Florian la biografia di Di Marca si fonde e si mischia con la storia della poesia d’Occidente. Di seguito la presentazione dello spettacolo nella nota del Florian, Centro di produzione teatrale:
“Florian Metateatro è lieto di presentare, dopo il felice debutto al Teatro India di Roma, il nuovo lavoro di Pippo Di Marca. Lo spettacolo è una summa della poesia occidentale da Cavalcanti fino al Novecento, un continuum che, come un ‘flusso di coscienza poetico’ scorre lungo i secoli ed ha come bussola il Finnegans Wake di Joyce, lo sterminato poema dove la parola prova a rappresentare tutte le lingue della storia dell’occidente, spesso facendone sublime parodia. Su questa linea, a tratti da allucinato show, lo spettacolo intende riproporre, avanti e indietro nel tempo, con maschere nuove e aggiornate, gli orrori e le assurdità di sempre. Non solo i poeti puri, ma anche grandi della letteratura, della filosofia, del teatro, del cinema, di ogni epifania della dimensione umana che possa essere ascritta alla famiglia allargata della poesia, vengono convocati sulla scena: affidati alle voci dei quattro attori e a un flusso di immagini, di visioni. Si che sfilano, con Joyce, altri ‘quaranta ladroni di poesia’ – tra cui Villon, Dante, Rabelais, Marlowe, Eliot, Nietzsche, Holderlin, Majakovskij, Kafka, Pound, Rimbaud,
Baudelaire, Lautrèamont, Beckett, Fellini, Pasolini – concorrendo a estrarre lacerti di bellezza dalle insondabili profondità delle miserie e delle macerie umane”.