Il fronte del no abruzzese a Roma ribadisce la propria contrarietà al progetto della Snam che dovrebbe attraversare il territorio di Sulmona con un metanodotto e una centrale di compressione. Il sindaco Casini: “Noi non molliamo”.
“La nostra battaglia va avanti su tutti i fronti contro l’accelerazione del Governo e contro il prosieguo a testa bassa dei dipartimenti ministeriali e della Snam sulla realizzazione del metanodotto e della centrale di compressione”, ha dichiarato il sindaco di Sulmona, Annamaria Casini, a margine della prima di tre riunioni istruttorie, che si è tenuta questa mattina nella sede della presidenza del Consiglio dei Ministri a Roma. “Ho ribadito con forza la contrarietà convinta alla centrale e al metanodotto, evidenziando le criticità di questo progetto Snam e le ragioni del no di un vasto territorio montano a rischio sismico, che ho inserito in un documento scritto, chiedendo di allegarlo al verbale”.
All’incontro di questa mattina hanno preso parte anche l’assessore Antonio Angelone e il consigliere comunale Roberta Salvati. Dopo l’intervento del sottosegretario regionale Mario Mazzocca, che ha argomentato le posizioni di contrarietà al progetto Snam, gli amministratori abruzzesi presenti hanno sostenuto il diniego all’opera. Dal canto loro nelle tre ore di incontro i tecnici ministeriali hanno precisato da subito che si è trattato di una riunione tesa a capire i margini di superamento del dissenso.
“Ma noi non molliamo”. ha continuato il sindaco. “Ci è stato osservato che nel 2011 non solo sono mancati pareri espressi contrari da parte della Regione Abruzzo e del Comune di Sulmona, ma gli stessi rappresentanti erano assenti nelle conferenze dei servizi. Di fronte ai tecnici rappresentanti dei dipartimenti di tre Ministeri e ai rappresentanti della Snam, ho dibattuto con determinazione spiegando le ragioni del no in rappresentanza di un intero territorio e della nostra gente che non vuole la centrale né il metanodotto, opere dannose per la nostra area. Non ci ha convinto la Snam, che continua a sminuire la problematica, insistendo su un territorio come il nostro a forte rischio sismico. Continueremo a opporci a questo progetto in tutte le sedi e nelle prossime riunioni dove sarà coinvolto anche l’Ingv, interpellato dal Mise”.