I rappresentanti sindacali dei dipendenti dei musei in assemblea stamani a Chieti presso l’ Auditorium Cianfarani della Civitella. L’incontro, che ha visto la partecipazione di numerosi dipendenti del polo museale dell’Abruzzo è stato promosso da Fp-Cgil, Fp-Cisl, Pa-Uil, Flp-Bac, Confsal Unsa e dalle Rsu.
Alla base dello stato di agitazione del personale, la situazione di sbando che coinvolge un comparto tanto importante non soltanto sotto l’aspetto culturale ma anche per le ricadute turistiche in questa regione, tale che alcuni musei hanno visto scendere anche il numero di visitatori. Fatto è, si legge in un comunicato, che con la direttrice del polo museale dell’Abruzzo, si è prodotta una rottura irreparabile delle relazioni sindacali, anche perché ci è precluso ogni tentativo di entrare nel merito delle innumerevoli criticità di gestione e organizzative che coinvolgono il sistema museale abruzzese. Una serie di problemi e disfunzioni che abbiamo sottoposto all ’attenzione anche dei vertici del competente Ministero e ai sindacati nazionali di categoria. I poli museali regionali, lo ricordiamo, sono articolazioni periferiche della direzione generale Musei che assicurano sul territorio l’espletamento del servizio pubblico di fruizione e di valorizzazione degli istituti e dei luoghi della cultura in consegna allo Stato, provvedendo a definire strategie e obiettivi comuni di valorizzazione, in rapporto all’ambito territoriale di competenza, e promuovono l’integrazione dei percorsi culturali di fruizione e, in raccordo con il Segretariato regionale, dei conseguenti itinerari turistico-culturali. E’ stato sollevato il problema a livello nazionale, è stato detto infine, per individuare delle soluzioni per rendere migliore le condizioni dei lavoratori dei musei abruzzesi.
Il Servizio del Tg8: