FIM, FIOM e UILM della provincia dell’Aquila proclamano lo sciopero dei metalmeccanici della provincia per le ultime 4 ore della giornata o del turno lavorativo domani giovedì 5 novembre.
Nonostante le difficoltà e le criticità legate alla pandemia che, in questa seconda fase, sta colpendo duramente la provincia dell’Aquila, per i Lavoratori metalmeccanici è il momento di rivendicare un rinnovo dignitoso del contratto nazionale, scaduto a dicembre del 2019. E’ quanto si legge in una nota a firma delle Organizzazioni Sindacali.
La parte datoriale, rappresentata da Federmeccanica e Assistal, abbraccia l’idea che il CCNL debba essere depotenziato a favore di una contrattazione locale/aziendale e, in questa logica, mette in discussione in particolare la richiesta di aumento salariale posta sul tavolo di trattativa da FIM FIOM e UILM nazionali e contenuta nella piattaforma per il rinnovo contrattuale che è stata democraticamente votata dai Lavoratori.
Sarebbero proprio i Lavoratori delle aree del Paese come la nostra a pagare lo scotto di questa impostazione, perché, dove ci sono minori opportunità di lavoro, lo spazio per una trattativa di carattere aziendale, a partire dai salari e dal diritto alla formazione, è molto stretto.
Ne è riprova il fatto che sono davvero poche le aziende della nostra provincia che possono contare su una contrattazione di secondo livello, ossia un contratto di carattere aziendale che si aggiunge e migliora quanto previsto dal CCNL in termini di normativa e trattamento economico.
Il CCNL tiene insieme i Lavoratori metalmeccanici di tutta Italia e garantisce a tutti, da nord a sud del Paese, uguale salario e trattamento normativo, dunque pari dignità all’interno dei luoghi di lavoro.
Oggi il contratto nazionale, si legge infine nel documento, rappresenta il principale mezzo di redistribuzione della ricchezza prodotta all’interno delle aziende e per la gran parte dei Lavoratori metalmeccanici del nostro territorio costituisce l’unico strumento di adeguamento salariale.