Sono stati i Carabinieri di Pizzoli, qualche ora dopo il tragico incidente stradale, ad incastrare grazie alle immagini delle telecamere l’uomo che ha ucciso ieri sera dopo le 19 investendolo Emilio Ciammetti, finanziere in pensione di 61 anni, molto conosciuto in città.
Il responsabile ora è ai domiciliari, si tratta di un uomo di 43 anni di Barete, V.C. le iniziali che, sottoposto ai test tossicologici, si è scoperto essere positivo al test, guidava sotto l’effetto di sostanze stupefacenti. Lo ha investito, lasciandolo li, al bordo della strada, un urto che non ha lasciato scampo ad Emilio Ciammetti, nonostante la sua tempra e il suo fisico da montanaro.
Le immagini delle telecamere sono impressionanti, a quanto se ne sa si vede la macchina investire l’ex finanziere senza un attimo di esitazione, senza fermarsi. Ma anche altre macchine poi sarebbero passate senza fermarsi a prestare soccorso non si sa perché, per disattenzione, per la pioggia o il buio. Fatto sta che in poche ore gli investigatori sono riusciti a dare un nome e un volto al responsabile dell’incidente che guidava una Bmw di colore scuro.
La morte di Emilio Ciammetti ha provocato moltissime reazioni in città per le modalità e perché lui, in vita sua, di persone ne aveva salvate e soccorse tante in montagna, negli anni più belli, quelli del soccorso Alpino con i suoi pastori tedeschi che, nell’Aquila prima del sisma, a piazzetta della Commenda, venivano ammirati da tanta gente. Ciammetti lascia la moglie e due figli, dopo la pensione si era dedicato agli animali, aveva anche dei cavalli. Una persona buona, così viene ricordata da tutti, travolta da un destino crudele. Proprio lui che non ha mai lasciato nessuno indietro durante il suo lavoro e la sua vita. Gli amici raccontano oggi aneddoti e particolari che lo riguardano, epica fu la sfida a braccio di ferro nel 1995 a Roccaraso con il campione di sci Alberto Tomba.