Sull’attendibilità dei test sierologici “fai da te” per il Covid-19, da più parti viene sollevata la necessita di fare chiarezza. Al tg8 interviene Claudio D’Amario Direttore Generale del servizio di prevenzione del Ministero della Salute.
Nelle scorse ore sull’argomento è intervenuta l’ assessore regionale alla Sanità Nicoletta Veri, la quale ha sottolineato che i test non sono validati dal Ministero ed i risultati non hanno alcun valore scientifico. Anzi ha aggiunto ancora l’assessore regionale, potrebbero essere dannosi.
Al Tg8 fa chiarezza il dottor Claudio D’Amario, Direttore Generale della Prevenzione Sanitaria del Ministero della Salute e componente del Comitato tecnico Scientifico della Task Force per contrastare il diffondersi del Coronavirus. D’Amario, lo ricordiamo, avrebbe dovuto prendere servizio a Pescara i primi di marzo per ricoprire l’incarico di Direttore Generale della Sanità Abruzzese, ma il Governo gli ha prolungato l’incarico in questa fase di emergenza.
D’Amario spiega che il “falso positivo del test sierologico potrebbe creare perfino procurato allarme”, con conseguenze di tipo penale stante l’obbligatorietà della denuncia per le malattie infettive. D’Amario, che sarà posto dalla Giunta regionale abruzzese a capo del Dipartimento della Salute, aggiunge anche che “ci sono studi di confronto in Lombardia secondo i quali il 50 per cento dei pazienti positivi al tampone nasale sono risultati negativi al test sierologico”. D’Amario conferma che sono in corso verifiche su test, farmaci e sperimentazioni a livello nazionale dalle agenzie autorizzate, mentre si è in “attesa di un pre esame dell’Oms su 200 kit rapidi, ma tutti da tampone nasale, da faringe e da saliva”. Si sta lavorando anche a un uso di test da sangue per capire se le persone Covid positive siano in grado di sviluppare una capacità immunocompetente. “In sostanza – conclude D’Amario – si vuole capire, per il futuro, se i soggetti che hanno avuto il virus sono immunizzati o ancora suscettibili di nuovo contagio”.
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