Carceri, il Sappe dice no all’accorpamento Chieti-Pescara

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Carceri, il Sappe dice no all’accorpamento Chieti-Pescara. L’accorpamento del carcere di Chieti con quello di Pescara sarebbe già deciso, ma la scelta non piace affatto al Sappe, il sindacato autonomo di Polizia penitenziaria, che parla apertamente di scippo.

La scelta di accorpare Madonna del Freddo a San Donato sarebbe contenuta nello schema di decreto inviato dal Ministero della Giustizia ai sindacati. L’accorpamento degli istituti penitenziari sarebbe motivato dalla necessità di fare cassa, riducendo le spese diminuendo i dirigenti. Il Sappe teme che l’eventuale inglobamento del carcere teatino in quello pescarese possa preludere ad una soppressione del primo. Oggi il sindacato presenterà le proprie osservazioni allo schema ministeriale. Secondo Roberto Di Renzo, segretario provinciale del SAppe,

“L’accorpamento è inutile, senza un direttore presente a Chieti rischiano di saltare i protocolli con gli enti locali finalizzati al recupero e all’integrazione dei detenuti”.

Attualmente nel penitenziario di Madonna del freddo ci sono un centinaio di detenuti, numero che, secondo il Sappe non permetterebbe la gestione a distanza.