Il mancato riconoscimento pecuniario degli straordinari agli autisti delle ambulanze rischia di paralizzare l’ospedale di Avezzano, già nella bufera per la chiusura del reparto di neurochirurgia.
Rischia lo stop alle ambulanze l’ospedale di Avezzano: gli otto conducenti protestano per il mancato pagamento delle reperibilità e degli straordinari. Una situazione che rischia di complicare ulteriormente lo stato di cose del nosocomio avezzanese, intorno al quale la polemica è già divampata a causa dello spostamento a L’Aquila del reparto di neurochirurgia. Infatti, nonostante le rassicurazioni precedenti, la penuria di risorse umane aveva già spinto il professor Renato Galzio, il primario responsabile del reparto, a trasferire armi e bagagli il servizio operatorio. Lo stesso Galzio aveva motivato la scelta di spostare tutto a L’Aquila con la carenza di personale medico adeguato, precisando poi che si trattava di un provvedimento solo temporaneo. Visto il perdurare della situazione, Galzio non solo ha confermato la chiusura, ma ha anche rassegnato le dimissioni. A questo proposito il primario avrebbe anche incontrato il manager della Asl Avezzano-Sulmona-L’Aquila, Rinaldo Tordera, il quale, nel riconfermargli la stima, si sarebbe detto certo che alla fine sarà il buon senso a prevalere. Se questo vada interpretato come una pace già fatta tra Galzio e Tordera non è ancora chiaro, né risulta ufficialmente il ritiro delle dimissioni da parte del responsabile di neurochirurgia. E ora a tutto ciò si aggiunge anche la questione delle ambulanze: un po’ troppo per un la serenità dell’ospedale marsicano.