Giulianova: trovate tracce di Dna non appartenenti a Fabiana

Dopo i risultati dell’autopsia, le indagini si concentrano ora sugli accertamenti condotti dal Ris di Roma, dove vengono analizzati i reperti raccolti in via Cavoni e i tamponi eseguiti sul corpo di Fabiana Piccioni

Dopo i risultati dell’autopsia, le indagini si concentrano ora sugli accertamenti condotti dal Ris di Roma, dove vengono analizzati i reperti raccolti in via Cavoni e i tamponi eseguiti sul corpo di Fabiana Piccioni. Da questi sembrerebbero emergere tracce di Dna non appartenenti alla vittima, che dovranno essere comparate con altre per identificare possibili responsabili o ultimi contatti della donna. Prende sempre più forza l’ipotesi che, Fabiana scomparsa il 2 gennaio e ritrovata semicarbonizzata il 9, potrebbe essere morta nel luogo del ritrovamento, forse nella macchina di un conoscente. Secondo questa ricostruzione, un mix di droghe avrebbe causato un malore fatale, e la persona con lei, in preda al panico, avrebbe bruciato il corpo per nascondere le tracce.

I tabulati telefonici sembrano confermare che una delle ultime chiamate della donna abbia agganciato una cella nella zona dell’Annunziata, ritenuta cruciale per gli sviluppi dell’indagine. Proseguono anche le verifiche sui filmati delle telecamere di sorveglianza e le ricerche degli oggetti mancanti: i vestiti, il cellulare e la bicicletta della donna. Fabiana in passato aveva avuto esperienze come estetista, barista, volontaria e attivista, oltre a un percorso in una comunità di recupero. Il 2 gennaio era uscita di casa in bicicletta e aveva inviato un ultimo messaggio alla madre il giorno successivo, promettendo di tornare presto. Poi, il silenzio. Il fascicolo della Procura, aperto per morte come conseguenza di altro reato e soppressione di cadavere, resta per ora senza indagati. Gli investigatori lavorano per ricostruire i suoi ultimi giorni e capire chi fosse con lei al momento del decesso, cercando risposte a una vicenda complessa e ancora piena di interrogativi.

IL SERVIZIO DEL TG8