Entro due anni, burocrazia permettendo, Pescara potrebbe avere il suo nuovo depuratore, lo ha anticipato il presidente della regione D’Alfonso.
Passi avanti nell’individuazione delle procedure per la scelta del sito che ospitera’ il nuovo “parco della depurazione” al servizio della citta’ di Pescara. Questa mattina, a Pescara, in Regione, ha avuto luogo una riunione presieduta dal presidente della Giunta regionale, Luciano d’Alfonso, ed alla quale hanno preso parte, tra gli altri, il vice sindaco del Comune di Pescara, Enzo Del Vecchio, il direttore generale del Comune adriatico, Pierluigi Caputi, dirigenti regionali e comunali. Nei prossimi giorni, la Giunta comunale di Pescara adottera’ un atto deliberativo all’interno del quale verranno indicate tre ipotesi di localizzazione del nuovo impianto di depurazione: l’area dell’ex conceria Cogolo, quella relativa all’ex sansificio di via Ombrone e una terza area attualmente occupata da Attiva. Un provvedimento che, una volta approvato, dovra’ essere portato rapidamente al vaglio del Consiglio comunale prima di approdare alla scelta definitiva del sito. L’intervento relativo al nuovo depuratore, che andra’ a rafforzare la portata di quello gia’ esistente, prevede una gara d’appalto da 30 milioni di euro. D’Alfonso pensa ad un “parco della depurazione” fruibile dai cittadini e dove potranno trovare spazio anche sedi di istituzioni come l’Universita’ del Mare, l’Istituto Zooprofilattico e l’Arta. Un altro tema affrontato nella riunione odierna e’ stato quello relativo alla necessita’ di effettuare l’intervento di separazione delle acque bianche da quelle nere riguardo al quale D’Alfonso ha riferito dell’interesse dei vertici nazionali di Enel a realizzare l’opera.