Trivelle: il sottosegretario alla presidenza della Giunta regionale, Mario Mazzocca, chiede un ricorso straordinario contro decreto ministeriale.
Il Sottosegretario d’Abruzzo delegato all’Ambiente, Mario Mazzocca, ha chiesto all’Avvocatura regionale di proporre il ricorso straordinario al Capo dello Stato avverso il Decreto Ministeriale 07.12.2016, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale il 03.4.2017. Nello specifico, il decreto ripristina sia la possibilità di ricerca ed estrazione di idrocarburi liquidi e gassosi in terraferma, nel mare territoriale e nelle piattaforme continentali, sia il recupero delle riserve esistenti anche entro le 12 miglia.
“Già nel gennaio 2016 – chiarisce Mazzocca – avevo messo in guardia dai rischi connessi alla soppressione della norma che prevedeva la redazione del Piano delle Aree, uno strumento utile per la programmazione dello sviluppo del territorio, aprendo così la strada ad interventi non congrui con tali obiettivi”.
“E’ la smentita definitiva – prosegue Mazzocca – di tutte le parole spese dal Governo durante il periodo referendario dello scorso aprile per dire che il referendum sollevava questioni di lana caprina, in particolare perché la legge escludeva già nuove trivellazioni entro le 12 miglia dalla costa. Ci troviamo di fronte all’ennesimo atto scritto nottetempo a favore delle multinazionali che fa rientrare dalla finestra ciò che era stato cacciato dalla porta, causando grave danno alle nostre comunità poiché, da un lato, viene rimessa in forte discussione la strategia di sviluppo sostenibile della nostra Regione (Parco della Costa Teatina e non solo), dall’altro, vengono disattesi gli obiettivi concordati e sottoscritti nella Conferenza Onu di Parigi su clima ed energia. Noi non abbiamo intenzione di fermarci”.