Da questa mattina Liliana Segre è cittadina onoraria di Guardiagrele e, con lei, Amnesty International. Lo ha annunciato sui social il sindaco di Guadiagrele Simone Dal Pozzo dopo la riunione del Consiglio comunale che si è tenuta nella palestra della scuola media Cappuccini.
”La cittadinanza onoraria a Liliana Segre non è un fatto occasionale, ma l’anello della catena della nostra storia – scrive fra l’altro il primo cittadino. Guardiagrele fu località di internamento e da Guardiagrele, dopo essere stati arrestati e dopo aver fatto tappa a L’Aquila, furono deportati ad Auschwitz, lo stesso giorno di Liliana Segre, il 30 gennaio 1944, e sullo stesso treno da quel binario 21 della stazione di Milano, Erich Brasch, Oscar Goldstein, Max Israel Wiener, Else Brasch, Massimiliano Israel Segall e Magda Herberg. I primi tre morirono appena arrivati, il successivo 6 febbraio”.
“Liliana Segre è nostra concittadina, come lo furono Ytzahk Weintraub, salvato da Emidio e Milietta Iezzi, ”Giusti tra le Nazioni”, Elio Toaff, già Rabbino Capo di Roma e, negli anni dell’occupazione tedesca, Rabbino di Ancona giunto a Guardiagrele nel gennaio 1942 per la celebrazione di un matrimonio, e come lo sono oggi Evelina Graubardt e Dorrit Blumenkranz, ebree che furono internate a Guardiagrele. Liliana Segre, sopravvissuta allo sterminio e liberata il 2 maggio 1945, senatrice a vita – si legge ancora – , è testimone della necessità che ancora oggi è indispensabile combattere contro l’odio razziale e promuovere i diritti umani. Ecco perché, in questa stessa seduta, abbiamo deliberato di conferire la cittadinanza onoraria ad Amnesty Intenational, il movimento che riunisce milioni di persone nel Mondo per la difesa dei diritti umani. Anche il solo fatto di avere conosciuto che esiste Amnesty International e di avere condiviso un momento così importante è un fatto positivo, che rende tutti noi – e per primi i ragazzi a partire da quelli che stanno partendo per l’avventura del rinnovo del consiglio comunale dei Ragazzi – cittadini più consapevoli”. Dal Pozzo ha quindi ringraziato la comunità scolastica ”con la quale abbiamo condiviso questo momento indimenticabile”, la senatrice Segre ”che ci ha fatto avere un bellissimo messaggio di saluto”, Antonio Marchesi, delegato dalla presidenza nazionale di Amnesty International e a Giacomo Labricciosa, delegato Abruzzo, il rettore dell’università di Teramo Dino Mastrocola ” che ha concluso i nostri lavori richiamando i ragazzi all’impegno, a partire dai comportamenti di ogni giorno e invitandoli a studiare, studiare, studiare”.