“Il 2 giugno sarà un anniversario speciale: non ricorre solo la festa della Repubblica ma anche il settantesimo anniversario del voto alle donne”, l’augurio della senatrice Stefania Pezzopane.
La parlamentare aquilana sottolinea che quella del 2 giugno è una doppia festa per le donne italiane, “perché il loro ingresso in politica e il loro protagonismo hanno inciso sulla nostra democrazia, con alcune leggi fondamentali che hanno consegnato più diritti a tutti e fatto avanzare il Paese.”
La senatrice Pezzopane vuole rivolgere un augurio speciale a tutte le donne italiane e che vivono nel nostro Paese. Ricorda, inoltre, la figura di Filomena Delli Castelli.
“Già l’esito del referendum istituzionale e l’elezione della Costituente – prosegue Pezzopane – gettarono le solide basi della nostra democrazia. E le donne elette lasciarono un segno fortissimo, a dispetto del loro numero esiguo: il 2 giugno ne vennero elette 21 su 556 deputati (pari al 3,7%), tra le quali anche l’abruzzese Filomena Delli Castelli. Le battaglie democratiche per i diritti delle donne cominciarono allora, con le costituenti che contribuirono in modo determinante alla scrittura degli articoli più moderni della Carta. I decenni successivi saranno segnati da conquiste fondamentali: la tutela fisica ed economica delle lavoratrici madri, l’apertura della magistratura alle donne, il divorzio, il nuovo diritto di famiglia, la parità di trattamento sul lavoro, l’aborto. In Parlamento, però, il deficit di rappresentanza femminile ha cominciato a colmarsi solo a partire dal 2013, quando finalmente le deputate sono arrivate ad essere il 31,4% e le senatrici il 27,3%, mentre a Strasburgo nel 2014 la presenza italiana femminile ha raggiunto il 40%. Tanto hanno potuto le leggi per garantire la parità di genere nelle istituzioni, come la legge 215 del 2012 con cui voteremo alle prossime amministrative. Sono passi in avanti – osserva la senatrice – che non servono solo alle istituzioni, ma a tutte le donne e alle ragazze e a tutto il Paese. Dobbiamo fare ancora molto contro sessismo, femminicidio, violenza di genere, ma anche per le pari opportunità nel lavoro. Ma molta strada e’ stata fatta – conclude Stefania Pezzopane – da quel lontano 2 giugno 1946.”