Protesta l’Unione sindacale di Base sotto la Asl di Chieti: consegna al direttore Flacco dossier che “dimostra come vengano traditi i capitolati degli appalti e non rispettati i contratti collettivi nazionali, già pessimi e non idonei, applicati ai lavoratori”.
Di seguito la nota dell’Unione sindacale di Base Abruzzo:
“La promessa di una convocazione ufficiale d’incontro, previsto per oggi 6 aprile 2018, dichiarata da Pasquale Flacco – Direttore Generale di ASL2 Lanciano Vasto Chieti – direttamente davanti alla stampa il 29/03 scorso durante il presidio di protesta dei lavoratori in Direzione Sanitaria, è stata tradita da lui stesso. Se la credibilità dell’operato della ASL, riguardo il controllo degli appalti relativi ad i servizi sanitari esternalizzati, è pari alla serietà con la quale il Direttore fissa degli impegni riguardanti proprio la gestione di questi ultimi, significa che chi comanda in ASL2 non è il Direttore Generale, bensì le stesse aziende e cooperative private affidatarie d’appalto. Significa che la sanità pubblica nella nostra provincia e nella nostra regione verte in condizioni davvero pessime. Proprio come sostenevamo la scorsa settimana: chi comanda in ASL2? Le aziende e cooperative esterne che danno lavoro senza dignità o il Direttore Flacco? Per la giornata di oggi (06/04/2018) abbiamo organizzato ancora una volta un presidio di protesta davanti gli uffici della Direzione Sanitaria a Chieti, alle ore 10:00. Consegneremo al Direttore di ASL2 i nostri dossier che dimostrano quanto e come vengono puntualmente traditi i capitolati degli appalti e come non vengono rispettati i contratti collettivi
nazionali, già pessimi e non idonei, applicati ai lavoratori.Siamo quindi portati a pensare che Flacco abbia paura di affrontare le aziende e cooperative appaltatrici; oppure, ancora peggio, che non sia in grado di risolvere i danni provocati al servizio sanitario pubblico dalla preoccupante superficialità con la quale sono stati gestiti finora gli appalti, determinando nel tempo una subalternità della ASL nei confronti di queste ditte esterne. Non ci fermeremo fino a quando non vedremo risolti questi gravi problemi. Ci rivolgeremo a chiunque: forze politiche, associazioni e liberi cittadini, ribadendo le nostre proposte, cercando di fare luce sulla preoccupante condizione della sanità in Provincia di Chieti ed in Abruzzo. Vogliamo che la sanità pubblica funzioni davvero come previsto dalla Costituzione, senza sperperi di denaro pubblico, senza ingiustizie e sfruttamento. Vogliamo che lavoratori e cittadini vengano rispettati, non vogliamo mica la luna”.