Con il voto contrario di Pd, liste civiche di centrosinistra e M5s, il Consiglio comunale di Pescara ha approvato una mozione presentata da Fratelli d’Italia che propone di offrire incentivi economici alle donne che scelgono di non abortire.
“Uno schiaffo alle donne dalla maggioranza di centrodestra che governa il Comune – dichiarano i consiglieri contrari – Un obiettivo, la revisione della Legge 194, esplicitata da diversi interventi di consiglieri di centrodestra. Un voto inaccettabile ed estremista, che non rappresenta i pescaresi”.
“Pescara è una città libera e non è mai stata oscurantista – affermano i consiglieri del Pd Stefania Catalano, Piero Giampietro, Francesco Pagnanelli e Giovanni Di Iacovo insieme ai consiglieri delle liste di centrosinistra Marinella Sclocco e Mirko Frattarelli, e con loro i segretari provinciale e regionale del Pd, Nicola Maiale e Michele Fina – E’ un dovere costituzionale rimuovere gli ostacoli economici e materiali all’uguaglianza delle persone e alla loro piena realizzazione: nessuno pensi, però, di utilizzare questo dovere per agire con una leva moralista e paternalista contro la libera scelta delle donne. Molteplici possono essere le motivazioni che spingono una donna a scegliere l’aborto: questa Giunta istituisse più servizi a favore delle donne, piuttosto che pensare di comprare la loro libertà di scelta con qualche decina di euro”.
La Legge 194 è ancora inattuata in molti suoi aspetti, proseguono i consiglieri pescaresi, “con consultori da potenziare e servizi che sono stati attivati solo parzialmente: è questo il dovere delle amministrazioni locali, non fare campagne contro le donne”. La mozione, fanno notare, è stata approvata proprio nel 75/o anniversario del primo voto delle donne pescaresi, avvenuto il 31 marzo 1946 in occasione delle elezioni comunali.