Hotel Rigopiano, Geologi propongono un luogo della memoria. Campea, “sarebbe bello se divenisse museo geologia a cielo aperto”.
“La zona dove sorgeva l’albergo di Rigopiano venga trasformata, anche per rispetto nei confronti di chi non c’è più, in un’area di conservazione della memoria. Una memoria delle persone ma direi anche un area di conservazione della memoria geologica. Sarebbe bello che possa diventare quell’area un museo della geologia a cielo aperto con sentieri della memoria in grado di raccontarci l’evoluzione di quel paesaggio, la geomorfologia del territorio”. E’ la proposta di Tania Campea, geologo abruzzese dell’Aigae. “Solo la conoscenza, l’educazione ambientale con la narrazione del territorio – ha proseguito Campea – possono aumentare i livelli di sicurezza. I sindaci devono comprendere che il turismo ambientale aumenta l’economia locale, è una ricchezza e tutela il territorio. Il turismo ambientale ha bisogno non solo di un territorio sicuro. Non dobbiamo avere paura della montagna. Il Gran Sasso non uccide anzi ha rappresentato pagine molto importanti della storia italiana e noi Guide Ambientali Escursionistiche le raccontiamo sempre. L’Abruzzo non uccide, gli Appennini non uccidono e non dimentichiamo i borghi, le leggende, il fascino di un territorio pieno di arte e colori. Dobbiamo semplicemente pensare ad un turismo responsabile”. “Gli eventi di queste settimane hanno fatto comprendere che dobbiamo saper fare turismo ambientale ed imparare che non tutto è possibile in ogni stagione – conclude -. Dobbiamo pensare ad un turismo responsabile basato su una radicale educazione all’ ambiente in grado di farci comprendere non solo i cambiamenti in corso ma anche cosa fare e cosa non fare , come comportarci in caso di un’emergenza”.