Covid 19: “Infermieri, noi eroi solo quando fa comodo”, flash-mob a Pescara

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Covid 19 Abruzzo: questa mattina, NurSind in piazza, gli infermieri manifestano sotto l’assessorato regionale alla Sanità, in ricordo dei colleghi vittime del Coronavirus. “Ci chiamano eroi solo quando fa comodo ma i veri eroi sono stati i pazienti”.

Non si è “eroi” ad orologeria, e spesso così abbiamo chiamato gli operatori sanitari che hanno combattuto nella fase più acuta del Covid e continuano a farlo. Eppure, gli infermieri e gli altri operatori sanitari, pur ringraziando i cittadini, della parola “eroi” non se ne fanno molto perché ci sono problemi concreti da affrontare soprattutto da parte della politica e delle istituzioni. Così il sindacato delle professioni infermieristiche ha organizzato una manifestazione in piazza Alessandrini, sotto la sede dell’assessorato regionale alla Sanità: “Per non dimenticare“. L’iniziativa, spiega il coordinatore regionale NurSind, Andrea Liberatore, vuole “onorare i colleghi deceduti a causa del Covid-19, 40 in tutta Italia di cui uno in Abruzzo, e per manifestare il disappunto per il mancato riconoscimento professionale ed economico promessi durante la fase acuta della pandemia e che oggi, con l’emergenza in via di risoluzione, sembrano già dimenticati”.

“Da alcuni documenti analizzati,  – secondo il sindacato – sembrerebbe che le istituzioni si stiano già dimenticando di “eroi” infermieri, tecnici sanitari, operatori sanitari e autisti di ambulanze, che hanno pagato un prezzo altissimo anche, tra l’altro, per la carenza dei dispositivi di protezione individuale, che non sono stati precocemente messi a disposizione. I fondi regionali finora stanziati sono insufficienti e iniqua è la loro ripartizione, visto che la stessa sembrerebbe escludere da qualsivoglia riconoscimento o indennizzo, anche i colleghi che hanno avuto la “colpa” di essere stati contagiati dal virus, in quanto operanti in reparti cosiddetti “Covid free”, che evidentemente tali non erano.”

Andrea Liberatore aggiunge poi che i pazienti sono stati i veri eroi, quelli che hanno combattuto la malattia in solitudine o che purtroppo sono deceduti senza poter salutare i propri familiari che non potevano essere lì. Ricorda che tanti infermieri grazie ai telefonini e ai tablet, hanno permesso a chi se ne stava andando a causa della malattia in un letto di ospedale, di poter vedere, per un’ultima volta, i propri cari. “Anche a me è accaduto con la zia di un mio amico, è stato uno dei momenti più drammatici.” Accanto alle cure mediche c’è e ci sarà l’umanità di chi ha scelto di fare di questo mestiere una missione.

Il servizio del Tg8

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