Si chiama Tourist Office per il Sisma, ma non è un tour operator specializzato in viaggi negli scenari del dolore, bensì un progetto al servizio della ricostruzione, seppur digitale, dei punti di interesse colpiti dal terremoto in Abruzzo.
“Il progetto – spiega Michele Savasta, co-fondatore del progetto – prevede l’inserimento nella app Tourist Office dei Punti di Interesse turistici, naturalistici e culturali presenti nei territori andati distrutti. L’operazione è interamente a carico della nostra agenzia. Fondamentale nel progetto di ricostruzione della memoria digitale sarà il coinvolgimento delle community social, attraverso i canali ufficiali della app su Facebook e Instagram, che contano già migliaia di followers. La partecipazione spontanea degli utenti avverrà tramite invio di materiale fotografico e segnalazioni sulle principali attrazioni turistiche dei territori prima del terremoto, nonché sulla condivisione dell’iniziativa sotto forma di evento Facebook e post tematici. Mappare digitalmente le bellezze distrutte dal sisma è il nostro modo di portare l’attenzione sulla priorità della ricostruzione e tutela dei beni culturali del nostro Paese, in particolare dei piccoli borghi i cui territori sono spesso trascurati dalle app turistiche generaliste”.
Questo l’appello sulla pagina Facebook (www.facebook.com/touristofficeapp):
“Aiutaci a RICOSTRUIRE DIGITALMENTE i bellissimi edifici e monumenti colpiti dal terremoto per salvaguardare, insieme, il patrimonio artistico e culturale del nostro Paese. Hai avuto la fortuna di visitare le cittadine del Centro Italia prima che il sisma le colpisse? Per tutto il mese di marzo, INVIACI foto e segnalazioni dei punti di interesse storico, artistico e naturale più belli e nel pieno del loro splendore. Grazie al tuo contributo, noi di Tourist Office ci impegniamo a mappare digitalmente il patrimonio culturale andato perduto e donare i risultati del lavoro ai sindaci delle zone coinvolte. Insieme ad esso predisporremo delle targhe descrittive da affiggere sulle opere coinvolte, che speriamo vedere ricostruite quanto prima. Partecipa anche tu insieme a noi a questo grande processo di ricostruzione digitale della memoria per mantenere viva l’attenzione del Paese su questa emergenza! La RICOSTRUZIONE, in tutte le sue forme, deve restare la PRIORITÀ”.