Il Comune di Ortona ha inviato una diffida all’Anas Abruzzo per sollecitare la riconsegna del ponte ricostruito che attraversa la statale Adriatica e collega il territorio comunale tra contrada San Pietro e Madonna delle vasche.
Il ponte, danneggiato nel 2009 da mezzo, era stato chiuso e la viabilità in zona era stata interrotta. L’Anas, trascorso diverso tempo, aveva avviato la procedura d’appalto per la ricostruzione del cavalcavia, conclusi con il collaudo del 10 marzo scorso. Poco dopo il Comune ha chiesto la riconsegna dell’infrastruttura, mai effettuata. La querelle, nata quando Ortona era amministrata dal commissario straordinario, era scaturita dal verbale di passaggio, già compilato e pronto per la sottoscrizione, in cui l’Anas faceva riferimento ad un passaggio di proprietà dell’infrastruttura allo stesso Comune. L’amministrazione comunale si era rifiutata di sottoscrivere il verbale poiché la normativa citata prevede l’opportunità di trasferimento tra enti solo in caso di “variazioni di itinerario o per varianti alle strade”. Nel caso specifico invece si tratta di semplice “ripristino” di un manufatto preesistente e dunque non si giustifica un passaggio di proprietà del cavalcavia dal patrimonio dell’Anas a quello Comunale.
“Ho ritenuto opportuno agire con questa diffida – chiarisce il neo-sindaco Leo Castiglione – perché non è pensabile che una questione burocratica danneggi i tanti residenti del luogo che da anni attendono il ripristino della viabilità. A maggior ragione ora che i lavori sono terminati e i collaudi regolarmente effettuati”.
In base alla diffida ora l’Anas ha dieci giorni di tempo per la consegna e la riapertura del ponte ricostruito, in caso contrario il Comune si dice pronto a tutelare gli interessi cittadini “con ogni azione giudiziaria esperibile” e nelle forme più celeri possibili.
(Nella foto i lavori di ricostruzione del ponte)