Come in tutto il mondo, anche in Abruzzo tante le iniziative organizzate per la Giornata internazionale della donna e per lo sciopero delle donne: domani l’8 marzo diventa Lotto Marzo anche a Pescara.
Qualche secolo fa ci aveva già provato la saggia Lisistrata, l’intraprendente eroina ateniese nella commedia creata da Aristofane. Certo, l’epoca era quella che era e l’unico strumento di lotta concesso alle donne era negare l’ingresso al talamo ai propri mariti, tuttavia per quei tempi era già una rivoluzione. Senza contare che lo sciopero di Lisistrata e delle sue compagne, partito con l’obiettivo di riportare a casa uomini troppo distratti dai doveri militari, conduceva anche alla firma della pace tra i contendenti nel Peloponneso. Purtroppo le guerre ci sono ancora oggi in tutto il mondo, ma non è per questo che le donne hanno deciso di scioperare e non sarà la privazione del sesso lo strumento della protesta di domani, bensì l’astensione dal lavoro e dagli acquisti. Mercoledì 8 marzo, nella Giornata internazionale della donna, in oltre trenta paesi del mondo si aderirà allo sciopero delle donne organizzato da Women’s March, il movimento americano conosciuto per le proteste contro l’elezione del presidente Donald Trump. Tra le associazioni aderenti c’è anche l’italiana “Non una di meno” che ha già promosso e organizzato altre manifestazioni importanti. Lo sciopero dell’8 marzo, che avrà modalità diverse nei vari paesi, scaturisce dalla stessa idea di fondo: protestare contro il perdurare nel mondo di varie forme di disuguaglianza tra uomini e donne. Quindi domani le donne che aderiranno non lavoreranno per un giorno e non faranno acquisti, in modo da rendere evidente il valore del loro lavoro e anche quello del loro ruolo di consumatrici.
In Italia ci saranno cortei, assemblee in piazza, nelle scuole, negli ospedali e nelle università. Molti sindacati hanno aderito allo sciopero, per cui la maggior parte dei servizi di trasporto saranno sospesi e anche molti insegnanti sciopereranno. Il tema principale è quello della violenza sulle donne, ma non è l’unico. Tra gli altri punti contestati figura la trasformazione dei Centri Antiviolenza in servizi assistenziali, stabilita con un emendamento della Legge di Stabilità 2015 e che di fatto obbliga le donne che hanno subìto violenza e si rivolgono al pronto soccorso ad avviare un percorso giudiziario. La misura è stata molto criticata dai Centri Antiviolenza e dalle associazioni, poiché le donne spesso sono riluttanti a denunciare chi abusa di loro e quindi c’è il rischio fondato che non si rivolgano più ai Centri che si prendono cura di loro. Tra le altre richieste c’è il pieno accesso alla pillola abortiva RU486, la fine del linguaggio sessista nell’informazione e nello spettacolo, la legge che garantisca lo ius soli (il diritto a essere cittadini italiani per tutti i bambini che nascono in Italia). Su Facebook sono state aperte delle pagine relative allo sciopero dell’8 marzo, ribattezzato “Lotto Marzo”. La lista delle città in cui ci saranno delle iniziative è stata raccolta da “Non una di meno” in una mappa.
A Pescara il corteo “Non una di meno” partirà alle ore 16 da Piazza della Repubblica. Alla manifestazione aderiscono diverse associazioni e il Collettivo Studentesco Pescara. Nella mattinata si terranno varie attività nelle scuole superiori della Provincia: conferenze al Liceo Classico D’Annunzio e al D’Ascanio, volantinaggio al Marconi e al Volta di Francavilla, assemblea d’istituto al Misticoni-Bellisario, cineforum all’ITIS Volta.
Alla giornata aderisce anche Sinistra Italiana che invita tutti a partecipare senza simboli o striscioni di partito, ma vestiti di nero e fucsia secondo i colori di “Non una di meno”. Sono graditi fischietti e strumenti musicali per riempire di musica e colori le strade di Pescara.
Anche L’Aquila scenderà in strada,aderendo allo sciopero globale. La giornata inizierà alle 12:00 con l’assemblea pubblica organizzata dalla Cgil presso l’auditorium del Parco del Castello. Nel pomeriggio appuntamento alle 16:00 alla rotatoria dello stadio Fattori per un sit-in e alle 17:30 davanti all’auditorium per il corteo cittadino della rete “Non Una di Meno” che punta alla redazione di un Piano Femminista Antiviolenza, sintetizzato negli “Otto punti per l’otto marzo”.
“Se le nostre vite non valgono, noi scioperiamo. – dice il comitato aquilano – Siamo stanche del precariato esistenziale e lavorativo che ci toglie ogni possibilità di autonomia, stanche di doverci far carico sempre di più del lavoro di cura, stanche di una scuola che non educhi alle differenze e dei tagli ai finanziamenti ai centri antiviolenza. Siamo stanche del linguaggio sessista e misogino, stanche che i nostri corpi siano utilizzati per giustificare politiche razziste, stanche di non poter decidere sulla nostra salute riproduttiva e sessuale, stanche delle discriminazioni nei confronti delle donne e di tutte le soggettività LGBTQI. Stanche soprattutto di non avere parola sulle nostre vite”.
I due appuntamenti sono organizzati dalla rete “Non una di meno L’Aquila” a cui aderiscono: Centro Antiviolenza L’Aquila, Biblioteca delle Donne – Associazione Donatella Tellini, Ass. Terremutate, Collettivo Fuori Genere, 3e32/Casematte, Artisti Aquilani, Ass. Arti e spettacolo, ActionAid, Circolo Arci – Querencia, Link Studenti Indipendenti L’Aquila, Uds L’Aquila, Arcigay “Massimo Consoli” L’Aquila, Appello per L’Aquila, Animammersa, ArtQuake/Asilo Occupato.