Si chiama giustizia riparativa e consente a chi è finito in carcere di ripagare la collettività svolgendo lavori di manutenzione per conto di un ente pubblico. A Montesilvano, un detenuto sarà al lavoro per il Comune.
Riparte domani l’esperienza di giustizia riparativa, un progetto che impegna per sei mesi un detenuto della Casa Circondariale di Pescara in lavori di cura e manutenzione a Montesilvano Colle.
“Un’esperienza di successo – dice Danilo Palumbo, consigliere comunale e tutor del progetto in qualità di agente penitenziario – che nelle due precedenti progettualità ha portato benefici tangibili per la collettività ma anche per il partecipante al progetto. Da domani prende il via una nuova fase che vedrà un altro detenuto al lavoro a Montesilvano Colle. Per il terzo anno consecutivo, il sindaco Francesco Maragno e il direttore del carcere di Pescara Franco Pettinelli hanno firmato la convenzione con cui si prosegue il progetto giustizia riparativa per l’inserimento lavorativo e il recupero del patrimonio ambientale locale. Si tratta di un’iniziativa importante che permette di reintegrare i detenuti e offrire loro un’occasione per ripagare il danno arrecato alla collettività attraverso lavori di pubblica utilità. Al tempo stesso il Comune potrà contare sulle prestazioni del detenuto che aiuterà a migliorare il decoro urbano del borgo”.
La convenzione stabilisce che il detenuto, individuato dagli educatori della casa circondariale, svolga la sua prestazione per sei mesi, dalle 9 alle 17, dal lunedì al sabato. Il detenuto scelto si occuperà della manutenzione delle strade, dello sfalcio dell’erba, della sistemazione e della pulizia dell’area esterna del circolo degli anziani, delle aiuole e del borgo. Sino ad ora sono state due le persone coinvolte: nel primo anno ha partecipato un detenuto anche vincitore di una competizione pugilistica nazionale, svolta durante lo svolgimento del progetto. Nel secondo anno invece si è trattato di un uomo che, pur avendo completato il progetto, continua a collaborare gratuitamente e volontariamente per tre volte a settimana, occupandosi anche della pulizia del centro anziani.