Non si fa il Presepe Vivente a Chieti, dopo 25 anni, su tutte le furie il sindaco di Primio che vuole denunciare l’associazione Teate Nostra, organizzatrice dell’evento, per danno di immagine.
L’associazione Teate Nostra, inoltre, precisa Di Primio non paga l’affitto dei locali comunali e il sindaco di Chieti ne chiede la restituzione. L’associazione potrebbe essere denunciata per il mancato allestimento del Presepe Vivente.
Teate Nostra non solo è morosa, secondo il sindaco Di Primio, ma continua a custodire gli abiti di scena e gli strumenti musicali acquistati con i soldi dell’Ente comunale e utilizzati per lo svolgimento delle manifestazioni.
Di Primio ha anche annunciato che è intenzione del Comune denunciare il presidente dell’associazione, Vanni Di Gregorio. Queste le ragioni:
”Per il danno d’immagine arrecato al Municipio e all’intera comunità a proposito nel mancato svolgimento del Prese Vivente, manifestazione che l’associazione Teate Nostra avrebbe dovuto allestire. L’Ufficio Manifestazioni da settimane aveva provveduto al necessario per la messa in scena della manifestazione, dal reperimento di tutti gli animali, della paglia e della legna, ai contratti per l’allaccio della fornitura dell’energia elettrica e i tecnici specializzati, alla regolamentazione del traffico e della viabilità.
Un’associazione che intende organizzare una manifestazione non può pretendere dal Comune soldi in anticipo e senza alcun documento giustificativo. Con il presidente era stato pattuito che, a seguito dell’evento, ove ci fossero state spese extra debitamente rendicontate, il Comune avrebbe rimborsato quanto dovuto e in ogni caso tali spese, in quanto straordinarie, di certo non possono rappresentare la condizione imprescindibile per lo svolgimento dell’evento in questione, fatto dai volontari delle parrocchie del territorio e pianificato nei particolari anche economici. Come accaduto per l’edizione dell’anno scorso, l’associazione ha agito nelle stesse modalità, ritirandosi all’ultimo momento e causando non pochi problemi all’Ente che nel mentre si era adoperato per l’ottenimento di quanto necessario”.
“Resto veramente sbalordito dai commenti che continuo a leggere su FB. Gente assurda che se la prende con il Comune invece che con chi, a due giorni dalla manifestazione, si è tirato indietro senza motivo. Il Comune aveva messo a disposizione tutto. L’Associazione TeateNostra, bissando lo scandalo dello scorso anno, ha deciso di non fare il presepe vivente. Ma fatemi capire, la colpa è di questi soggetti o del Comune che prontamente ha messo a disposizione soldi e mezzi? A maggio finirà il mio mandato. Sono proprio curioso di vedere quanti di quelli così bravi dietro la tastiera avranno il coraggio di misurarsi con la realtà e le difficoltà che comporta l’amministrare”.
Dal canto suo, l’associazione Teate Nostra precisa di aver chiesto un anticipo al Comune che è stato negato come invece non accaduto negli anni precedenti. Anche questo viene smentito da Di Primio. Insomma, non si placano le polemiche e ciascuno resta sulle proprie posizione: cosa certa è che il Presepe Vivente di Chieti, quest’anno, non si fa.
Il Servizio del Tg8: