Torneranno a Idomeni per portare medicinali ai bimbi che da mesi vivono nel campo profughi, i pescaresi Marco Taucci e Marco Manzo, promotori di una missione umanitaria in quella zona.
Medicinali per le migliaia di bambini che da mesi vivono nel campo profughi di Idomeni, al confine tra Grecia e Macedonia: li porteranno, partendo domani da Bologna alla volta di Salonicco, Marco Taucci e Marco Manzo, i due pescaresi ideatori di “Agire a Idomeni”, missione umanitaria nata per aiutare i migranti, prevalentemente siriani, in fuga dalla guerra, costretti – attualmente in 12mila – in condizioni estreme in un’area vicina a un campo di patate. Dopo una prima missione a marzo, che grazie alla solidarietà di centinaia di abruzzesi ha consentito loro di acquistare cibo e generi di prima necessità, i due amici ripartono, forti del sostegno di molti dei 1300 fan della pagina Facebook “Agire a Idomeni”.
“In pochi giorni, grazie alla collaborazione di realtà tra cui l’associazione PiùAbruzzo, siamo riusciti ad aprire un ponte umanitario per garantire pasti caldi e servizi di assistenza sanitaria ai profughi accampati a Idomeni”. C’è tempo fino a stasera per contribuire alla raccolta. “Abbiamo già ordinato alcune tonnellate di riso e legumi – spiega Taucci – che acquisteremo sul posto e porteremo per la distribuzione ai volontari greci che gestiscono il campo profughi. Nel nostro primo viaggio partimmo da Pescara con un furgone e un carico di due tonnellate, altre nove tonnellate di derrate alimentari le acquistammo sul posto. Nel frattempo la solidarietà è cresciuta e alla nuova missione hanno voluto contribuire in tanti, comprese le scolaresche di alcuni istituti superiori”.