Negativo finalmente al tampone, dopo 24 giorni e dopo il ricovero al Covid hospital di Pescara, Maurizio Acerbo, segretario di Rifondazione Comunista, invita il suo “nemico” mediatico, il giornalista Cruciani, dopo l’acceso scontro dei giorni scorsi, a un confronto su Rete8 quando sarà del tutto guarito.
Il segretario nazionale di Rifondazione Comunista Maurizio Acerbo ha annunciato il referto negativo del tampone proprio ieri. “Me lo porterò in corpo per tutta la vita, il Covid”, dice. Dopo essere stato ricoverato nel Covid hospital di Pescara, era da alcuni giorni tornato a casa. Ieri il riscontro negativo dell’ultimo tampone effettuato (ora servirà il secondo consecutivo per decretare la guarigione). “Sono passati 24 giorni (credo) da quando mi sono sentito male e un’ambulanza mi ha portato in ospedale”. “Grazie a tutti di nuovo per l’amicizia, l’affetto e la solidarietà.” E su Facebook scrive: “P.S.: mettetevi sta ca… di mascherina che di vita su questa terra ne abbiamo una sola e c’è sempre tempo per tornare polvere di stelle”.
Intanto, recuperate le forze, Acerbo si rivolge ai negazionisti e a quei “conduttori mediatici” pseudo medici improvvisati che parlano di Covid come di una semplice influenza e, in particolare, cita il vulcanico giornalista di Radio 24 Giuseppe Cruciani con cui Acerbo ha avuto un duro scontro telefonico qualche giorno fa proprio per il pensiero dello stesso Cruciani sul Covid: “Va dalla D’Urso a dire che c’è la caccia agli asintomatici che non contagiano”, tuona Acerbo che fa il suo esempio, 24 giorni in ospedale e sintomi che di certo non erano da semplice influenza. Pur definendo Cruciani “Delinquente mediatico”, lo invita a un confronto pacato su Rete8. “Mi rivolgo a te, Cruciani, se vuoi Rete8 ci ospita per un dibattito civile”. Visto che il giornalista ha uno stretto legame con Pescara ed è spesso nel capoluogo adriatico, può darsi, chissà, che il confronto si faccia. Noi siamo disponibili, Acerbo anche e tu Cruciani?…
Il servizio del Tg8