Oggi sono state riaperte le Terme di Caramanico dopo le tormentate vicissitudini: per la Reserve bisognerà invece aspettare. Tra speranze e voglia di turismo, tornano i frequentatori dell’impianto.
L’assessore regionale Mauro Febbo aveva anticipato l’apertura di oggi dell’impianto termale di Caramanico alla falde della Maiella, frequentato ogni anno da tantissimi fruitori. L’assessore alle attività produttive e al turismo, si dice soddisfatto per “aver salvaguardato i posti di lavoro a rischio” e annuncia due possibili strategie per rilanciare l’impianto termale nel giro di un anno.
“Dovremmo lavorare su due fronti: il primo è quello sanitario, di cui si occuperà l’assessore regionale alla sanità, Nicoletta Verì, affinché venga ampliata la convenzione delle cure termali; il secondo fronte, che è quello di mia competenza, è un progetto per il turismo termale che rientri nel piano strategico turistico e che metta al centro le terme di Caramanico.”
Il sindaco di Caramanico, Luigi De Acetis, si dice soddisfatto ma cauto e si rivolge alla Regione per il piano di rilancio del termalismo in Abruzzo e la salvaguardia dei tanti posti di lavoro delle Terme.
I clienti delle Terme sono contenti per la riapertura: c’è chi frequenta la struttura addirittura da 70 anni, c’è chi, dopo aver la lavorato all’interno di essa, ora in pensione, si commuove per i cancelli riaperti e ci sono gli irriducibili delle Terme di Caramanico, provenienti anche da fuori regione, che non vedevano l’ora di poter unire cure salutari alla bellezza della natura del posto.
Prossimo incontro con il liquidatore Franco Masci, il sindaco, i sindacati, gli assessori competenti, in Regione, a Pescara, il prossimo 17 luglio.
Il servizio del Tg8