Ha annunciato, nel corso di una conferenza stampa, le sue dimissioni il sindaco di Chieti, Umberto Di Primio, dopo aver convocato una riunione di giunta urgente. Tutto questo nel giorno in cui il Consiglio Comunale avrebbe dovuto votare il bilancio.
Il sindaco di Chieti Umberto Di Primio ha presentato oggi le dimissioni al termine di una conferenza stampa che ha fatto seguito alla seduta di Consiglio comunale durante la quale, assenti i cinque consiglieri di Forza Italia e uno dei tre consiglieri dell’Udc, lo stesso Di Primio ha ritirato dall’ordine del giorno del Consiglio la delibera sul bilancio di previsione.
”Non c’è possibilità di trattare con il ricatto – ha detto Di Primio riferendosi ai consiglieri – Poiché loro sono manovrati da qualcuno che dietro dice di comandarli, tant’è che oggi giustamente non sono venuti in Consiglio comunale, e io non sono uno che si fa certo comandare, ho deciso che non ci sono più le condizioni per andare avanti e ho rassegnato le dimissioni da sindaco. Il centro destra perde la grande occasione di fare pulizia al proprio interno togliendo via logiche che non possono appartenere a persone serie”.
“Io credo – ha proseguito Di Primio – di aver fatto tutto quello che potevo, di aver dato a questa città tutto quello che avevo in me, tempo amore passione credo di aver dato anche progetti finanziati e non chiacchiere come fa qualcuno. Noi abbiamo 37 milioni di opere finanziate che cambieranno il volto di questa città: mi dispiace per coloro che subiscono i danni dalla mancata approvazione del bilancio, lo subiranno i lavoratori di quelle società che si volevano difendere, subiranno un contraccolpo le tante ditte che aspettavano da due mesi, la giunta ha approvato il bilancio il 18 aprile e oggi il consiglio non è ancora in grado di approvarlo e questo comporta un danno per le ditte perché non abbiamo soldi da poter dare loro. La mancata approvazione del bilancio mette a forte rischio alcuni fondi che abbiamo già avuto e che sono per il dissesto idrogeologico e non per la sagra delle madri che. I latini avrebbero detto ad impossibilia nemo tenetur, io dico la stessa cosa. Di fronte alla impossibilità di farmaci ragionare chi pensa al particolare e non ha a cuore la comunità, che è quello che at avuto a cuore in tutti questi anni, io non posso fare nulla”.
“In tutta la mia vita non sono mai stato prigioniero di nessuno, – aggiunge Di Primio – non ho mai abbassato la testa per vergognarmi di qualcosa. Dopo la decisione che sono stato costretto a prendere questa mattina durante il Consiglio Comunale ovvero ritirare la delibera sul bilancio, considerato che allo stato non ci sono le condizioni per poter approvare in aula provvedimenti pur di straordinaria importanza per la città , rassegno le mie dimissioni da sindaco. Mai mi piegherò ai vecchi riti della politica, mai potrò accettare l’insipienza di una classe dirigente che non ha avuto a cuore il bene comune ma ha guardato a quello particolare, men che meno posso pensare di accettare la viltà di chi si nasconde dietro un dito e tira pietre”.
Il sindaco ha ora 20 giorni per ritirare le dimissioni, ma secondo Di Primio non ci sono le condizioni per farlo. A Chieti arriverà il commissario prefettizio fino alle prossime elezioni che dovrebbero coincidere con la scadenza naturale del mandato, nel mese di maggio.
Il servizio del Tg8