Coronavirus: movida, il sindaco Masci si rivolge ai giovani/Video

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Coronavirus: video – appello del sindaco Masci su Fb ai giovani affinché rispettino, nei luoghi della movida, soprattutto nel fine settimana, le regole e le norme anti contagio. La Questura annuncia controlli serrati.

Di seguito l’appello e il video del sindaco di Pescara Masci:

“Cari pescaresi, mi rivolgo soprattutto a voi giovani in questo fine settimana in cui il bel tempo e la voglia di normalità spingono noi tutti a riappropriarci degli spazi aperti, delle vie dei locali e delle nostre abitudini.
Abbiamo adottato una parola spagnola, “movida”, per indicare il piacere della socializzazione, uno stile di vita che ha contrassegnato la vivacità culturale, economica e sociale di Pescara.
Non è ancora il momento di un ritorno al passato che potrebbe essere deleterio per il nostro futuro.
La battaglia contro il coronavirus non è ancora vinta, ecco perché dobbiamo ancora osservare tutte le precauzioni per impedire il riaccendersi di un focolaio che avrebbe conseguenze pesanti per noi tutti.
È necessario come prima e più di prima mantenere il distanziamento sociale, usare le mascherine e i guanti, evitare in ogni modo gli assembramenti. La “movida” deve essere una prova di maturità, perché può esserci una voglia di vivere e di divertirsi senza essere irresponsabili verso di noi e verso gli altri. Ci vuole tanto buon senso con qualche piccolissima rinuncia.
Voglio ricordarvi che per combattere la pandemia sono state chiuse scuole, chiese e teatri, sono state lavate e sanificate le strade, sono state vietate le cerimonie religiose e persino i funerali, sono stati chiusi i locali, è stata raccomandata l’osservanza scrupolosa delle norme igieniche, non sono stati tollerati gli assembramenti, sono state di fatto abolite forme di saluto e di affetto come baci e abbracci.
Vi sembra storia di ieri, vero?
Cari ragazzi, io vi ho fatto invece l’elenco tratto da una cronaca del 1918 con tutte le prescrizioni per combattere l’influenza spagnola. La seconda ondata, che si sviluppò quando si riteneva di aver domato l’espansione del contagio e ci si abbandonò a un prematuro ritorno alla normalità, segnò appunto la fase più acuta e più dolorosa di quell’infezione virale.
Potete fare una rapida ricerca su internet e apprendere dal passato una lezione di prudenza per il presente.
Per questo vi invito a divertirvi senza dimenticare le precauzioni indispensabili per stare con gli altri in piena sicurezza. Niente eccessi. Le regole vanno rispettate da tutti e anche noi faremo la nostra parte.
Voler bene a noi stessi significa voler bene ai nostri cari e alla nostra città”.

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