Sono 14 le persone contagiate nella Rsa S. Vitale di San Salvo (Chieti). Su 107 tamponi effettuati sono risultati positivi sei operatori e otto pazienti.
L’indagine epidemiologica è scattata a seguito del caso dell’anziana deceduta ieri. La donna era stata ricoverata in Ortopedia, all’ospedale di Vasto, a causa di un trauma. Come da prassi, il caso è stato preso in carico dal Dipartimento di Prevenzione, diretto da Giuseppe Torzi, che ha disposto l’esecuzione di tamponi per gli ospiti e il personale della struttura. In tutto sono risultati positivi sei operatori e otto pazienti, che non manifestano sintomi e sono stati isolati nel proprio domicilio e nella stessa struttura. Intanto è stato richiesto anche un secondo tampone di controllo per tutti, al fine di accertare eventuali positività non manifestate nella prima tornata.
Dall’indagine epidemiologica in corso è emerso che il contagio potrebbe avere origine da un contesto conviviale, motivo per il quale il direttore generale della Asl Lanciano Vasto Chieti chiede a tutti comportamenti responsabili:
“In questo momento è necessario rinunciare a cene e feste – raccomanda Thomas Schael – che sempre più spesso sono all’origine dei nuovi focolai. È un piccolo sacrificio a cui siamo chiamati tutti per evitarne altri di diversa portata”.
Il caso di San Salvo ha riportato in primo piano il rischio di contagio nelle Rsa e in generale nelle strutture che accolgono le persone anziane. Al fine di contenere, nei limiti del possibile, la diffusione del virus nelle strutture comunitarie e tutelare la categoria degli anziani, particolarmente vulnerabile, Schael ha intensificato il programma di sorveglianza nelle rsa affidandone il coordinamento ad Annabella Antonucci, responsabile dell’unità operativa “Valutazione appropriatezza delle prestazioni sanitarie”. Sarà effettuato uno nuovo screening nelle residenze della provincia di Chieti, sottoponendo a tampone ospiti e personale, nel rispetto del programma di sorveglianza attiva intrapreso da mesi.