Dl terremoto: il sindaco di Teramo Brucchi a Roma, probabilmente niente fiducia. “Forse nuovo decreto. Bastava inserire provvedimenti in questo.”
Vogliono fare un altro decreto, quando bastava inserire i provvedimenti in questo. Vigileremo sul Governo affinché ciò avvenga”: così il sindaco di Teramo Maurizio Brucchi dopo un incontro a Roma con il presidente della Commissione Bilancio del Senato, Silvio Lai; l’organismo sta vagliando il decreto-legge 9 febbraio 2017, recante “nuovi interventi urgenti in favore delle popolazioni colpite dagli eventi sismici del 2016 e del 2017”. Il primo cittadino di Teramo – comune con quasi 4mila sfollati dopo gli eventi sismici che si sono susseguiti dal 24 agosto dello scorso anno – ha detto di avere chiesto al senatore Lai “di evitare di porre la fiducia al decreto e invece discuterlo in aula per approvare gli emendamenti proposti dagli amministratori locali”.
“Dalla risposta del Senatore Lai è trapelata l’intenzione di evitare la fiducia, mortificata però dal fatto che non ci sono i tempi tecnici, visto che il prossimo 9 Aprile scadono i termini per l’approvazione del decreto. Ciò significa – dice – Brucchi – che si è perso tempo e si è impedita la discussione sugli emendamenti. Ovviamente tutto ciò non mi trova d’accordo. Lo stesso Lai ha comunque aggiunto che c’è la volontà del Governo di assumere un impegno formale per un intervento da inserire nel prossimo decreto. La Senatrice Pelino ha presentato, a tale scopo, un Ordine del Giorno con l’obiettivo, in caso di fiducia, di far assumere formalmente dal Governo tale impegno”. Per quanto riguarda la battaglia da portare avanti, dico subito che non finisce qui: è possibile che già nei prossimi giorni io debba tornare a Roma, con gli altri Sindaci, perché è necessario esercitare una pressione continua nei confronti del Governo e coinvolgere nella nostra causa un numero sempre maggiore di parlamentari e senatori” conclude Brucchi.