Oggi, Giornata Mondiale del Diabete, info point in varie piazze italiane. Alla stazione di Pescara medici ed esperti a disposizione dei cittadini.
La diffusione del diabete ha numeri sempre più allarmanti: sono oltre tre milioni le persone che ne soffrono in tutta Italia. Tra le regioni in cui la patologia è più diffusa c’è l’Abruzzo, con il 7,4% di di diabetici. Medici ed esperti spiegheranno perché, dopo i 40 anni, è necessario controllare la glicemia almeno una volta l’anno, soprattutto se ci sono casi di diabete in famiglia o se si è in sovrappeso.
Nella nostra regione i casi accertati sono 97.000, con un aumento di circa 3200 l’anno. Complessivamente, in tutta Italia, negli ultimi 30 anni il numero dei diabetici risulta addirittura raddoppiato: dal 2,9% del 1980 si è passati al 5,3% di oggi (percentuale media nazionale). Tra le cause, oltre al generale invecchiamento della popolazione, figurano anche fattori “positivi” come l’anticipazione delle diagnosi e l’aumento della sopravvivenza dei malati. Ma a preoccupare sono le cause derivanti dal mutamento degli stili di vita e dell’alimentazione: l’obesità, sempre più diffusa, è considerata uno dei principali fattori di rischio. La malattia può essere silente, una persona su tre ignora di essere diabetica. Tra le misure di prevenzione i medici evidenziano l’importanza fondamentale della sana alimentazione e dell’attività fisica.
In Abruzzo i diabetici hanno già superato il 7,4% della popolazione; il 60% di questi ha più di 65 anni, fascia di età in cui la percentuale dei diabetici può arrivare al 18%. Preoccupanti anche i dati relativi ai bambini: in Abruzzo la media degli obesi è del il 28,4%, contro la media nazionale del 24,9%.
La Giornata Mondiale del Diabete viene celebrata in tutto il mondo il 14 novembre dal 1991, anno in cui è stata istituita dall’International Diabetes Federation e dall’Organizzazione Mondiale della Sanità. Il suo scopo è quello di sensibilizzare e informare l’opinione pubblica sul diabete, una patologia grave e diffusa che può essere prevenuta e curata grazie all’adozione di un corretto stile di vita (nel caso del diabete di tipo 2) o con semplici interventi farmacologici. In Italia l’evento è organizzato dal 2002 grazie al supporto volontario di medici e infermieri diabetologi, dietisti, associazioni di pazienti e altri operatori sanitari.
Molto interessante questa cosa avente mia mamma che ha 82 anni e da pui di 10 anni che combatte con il diabete soprattutto con emoglobina glicata