“Il G7 di Pescara ha gettato un ponte di pace”, il bilancio dell’evento

Un incontro per tracciare un report sul G7 Sviluppo, che si è tenuto a Pescara lo scorso mese di ottobre su iniziativa del ministro Antonio Tajani

Sono state esaminate, con le istituzioni e i rappresentanti degli operatori locali, le ricadute positive di questo evento sulla città, anche a livello di promozione. Ma si è insistito sul ruolo di Pescara come luogo di riflessione sugli scenari internazionali. “In tempi non attesi, – hanno detto il sindaco Carlo Masci e il presidente del Consiglio Regionale Lorenzo Sospiri – quando una tregua seppur labile non era nemmeno immaginabile, delegazione di palestinesi, israeliani, libanesi sono state presenti e hanno parlato della possibilità di aiuti umanitari”. Il vice Premier Tajani ha inviato oggi una lettera ai partecipanti dell’evento riassuntivo del G7 sottolineando il ruolo dell’evento Pescara nel processo che sta portando agli aiuti umanitari alle popolazioni martoriate dalla guerra.

Alcuni passaggi della lettera di Tajani:

“Sono felice di celebrare insieme alla Città di Pescara i grandi risultati ottenuti con la Riunione Ministeriale G7 Sviluppo dello scorso ottobre, tappa fondamentale della Presidenza italiana G7. Pace, sicurezza alimentare, salute: non solo i temi centrali della Ministeriale, ma fronti sui quali il Governo è in prima linea. Penso naturalmente alla Conferenza Umanitaria del 22 ottobre, che ci ha visti tra le storiche mura dell’Aurum parlare con gli israeliani, i palestinesi e i libanesi. In quella occasione ho annunciato un nuovo contributo di 15 milioni nel quadro di Food for Gaza, di cui 5 milioni destinati alla pianificazione della ricostruzione. Risorse che concorrono alla cifra di 80 milioni di euro stanziati per iniziative di emergenza a partire dal 7 ottobre 2023. Il 6 febbraio, sono stato al porto israeliano di Ashdod con il Ministro dell’Università e Ricerca Bernini, per la consegna dei 15 camion che abbiamo donato al Programma Alimentare Mondiale per la distribuzione degli aiuti a Gaza, insieme a 15 tonnellate di ulteriori aiuti non alimentari, come materassi e coperte per proteggersi dall’inverno.

Antonella Micolitti: