Lo stato della giustizia in Abruzzo nella relazione del presidente del Tar Abruzzo Umberto Realfonzo assieme al presidente della sezione staccata di Pescara Paolo Passoni. Il Covid ha condizionato tutto e non si possono usare toni trionfalistici ma, nonostante tutto, il lavoro non si è interrotto e l’impegno è massimo. L’evento sul canale YouTube di Rete8.
Tra rinvii ex lege si sono dovute rinviare ben 43 cause che erano mature per la decisione del merito. I rinvii sono stati in numero abnorme, 122.
Il problema dell’arretrato è sempre evidente ma è legato anche agli organici e alle carenze di personale. Ci saranno udienze straordinarie di smaltimento del pregresso. Un aiuto è arrivato dalle sentenze brevi e grazie a queste si è raggiunto un tempo di definizione dei relativi contenziosi di circa 31 giorni dal deposito e ha consentito una definizione del 26% delle nuove cause introitate nel 2021.
I numeri: nel 2020, 23 le udienze. 903 provvedimenti adottati, definiti con sentenze ordinarie 386 ricorsi. I procedimenti conclusi ammontano a 447. Al 31 dicembre 2020 pendenti 1914 ricorsi. Diverso il lavoro in materia urbanistica. Di rilievo l’annullamento, su ricorso della Soprintendenza, della variante della disciplina dei centri storici delle frazioni del capoluogo.
Molte sentenze in materia di installazione di infrastrutture di telefonia e per impianti rifiuti. I ricorsi di amministrazioni contro altre amministrazioni sono in costante aumento. In materia di appalti pubblici i depositi di nuovi ricorsi sono calati del 27,6% mentre le sentenze sono aumentate. Appalti di lavori e servizi sono stati oggetto di numerose decisioni.
Il presidente della sezione di Pescara Paolo Passoni ha evidenziato le criticità relative al personale. Il deficit non è stato superato. Ha ricordato alcune delle pronunce più significative come l’accoglimento dei ricorsi della Regione e del Comune di Bussi contro la decisione del Ministero di auto annullare l’appalto per la bonifica dell’area inquinata. Diverse pure le vertenze universitarie. E ad inizio 2021 una delle pronunce più importanti ha riguardato le proroghe di concessioni demaniali marittime.