In provincia dell’Aquila aumentano i reati legati agli stupefacenti mentre diminuiscono i furti e le rapine, in base ai dati forniti dai Carabinieri.
In provincia dell’Aquila furti e rapine hanno fatto registrare un trend in diminuzione, in aumento i reati legati agli stupefacenti. Il dato che tiene conto non solo dell’attivita’ dell’Arma dei carabinieri nei primi cinque mesi dell’anno in corso, ma anche quello del triennio 2014-2016 degli altri reparti interforze, e’ stato illustrato stamane dal comandante provinciale dell’Arma dei carabinieri, il colonnello Antonio Servedio. Nei primi cinque mesi di quest’anno il numero dei reati e’ sceso del 15 per cento rispetto al periodo gennaio-maggio 2016. Nel complessivo diminuiscono i furti specialmente quelli in appartamento, mentre scippi e borseggi evidenziano lievi picchi di crescita. Talvolta – come ha evidenziato lo stesso Servedio – i furti si trasformano per reazione delle vittime in rapine, di qui la salita dell’indicatore specifico, dai 6 casi del 2016, agli 11 casi dell’anno in corso. Le 250 mila ore di servizio prestate dai carabinieri nel territorio della provincia dell’Aquila, hanno riguardo un vasto spettro operativo cui l’Arma vuole continuare a perseguire con grande pervasivita’ e per questo allo studio ci sono dei correttivi a vantaggio dei Comuni piu’ piccoli in cui non insistono le stazioni dell’Arma.
“Presso i municipi in alcuni giorni alla settimana – ha detto il colonnello Servedio – ci sara’ un comandante della stazione o un carabiniere competente per territorio che si mettera’ a disposizione del cittadino. Altro aspetto quello di ridurre la presenza dei militari all’interno della stesse stazioni per fare in modo che ci sia piu’ proiezione all’esterno e dunque piu’ contatto con le nostre comunita’”.