Spunta il nome del direttore tecnico dell’Arta Abruzzo Giovanni Damiani nell’inchiesta sui petroli a Potenza. Sarebbe indagato per falso.
E’ lo stesso Damiani a confermare di aver effettuato una perizia per i pm dell’inchiesta lucana. Damiani era stato nominato consulente insieme ad altri tecnici dalla stessa procura nel febbraio del 2014 per una perizia in merito all’inquinamento ambientale dell’impianto di Viggiano gestito dall’Eni. Secondo i pm di Potenza Damiani avrebbe favorito il colosso petrolifero con una perizia che toccava la nocività dei rifiuti.
”So di aver fatto il mio dovere con scrupolo e rigore – ha detto all’ANSA Damiani, che secondo il quotidiano Il Fatto sarebbe indagato per ‘falso finalizzato alla corruzione giudiziaria’ -. Se la cosa è vera, visto che non ne so niente, è stupefacente, ma i pm facciano il loro dovere, indaghino pure, sono sicuro della mia posizione”.
Nell’inchiesta anche il numero due di Confindustria Ivan Lo Bello. Respinto, intanto, dal tribunale del Riesame di Potenza il ricorso Eni anche per il pozzo “Costa Molina 2”. La compagnia: “Ricorreremo in Cassazione e verrà avviato il fermo completo degli impianti”. Gli inquirenti: “L’ex ministro Guidi strumento inconsapevole del clan”.