Il regista e artista Giovanni Albanese ha incontrato gli studenti dei licei aquilani. “Date la vostra creatività all’Aquila”, ha detto, “questa città ha bisogno di voi e deve essere conosciuta da tutto il mondo”.
Parlare di arte ai ragazzi è sempre ostico, figuriamoci se si tratta di arte contemporanea, fuori dalle consuete categorie descrittive dell’arte e, soprattutto, esclusa dai programmi didattici. Ne sanno qualcosa i professori, come Giuseppe D’Annunzio, Pina Vecchioli e Anna Lucia Bonanni che hanno accompagnato questa mattina all’auditorium del Castello i loro studenti per incontrare Giovanni Albanese, artista e regista, vecchio amico dell’Aquila, dove è stato più volte prima e dopo il terremoto.
Un centinaio i ragazzi dei licei linguistico, scientifico e artistico che hanno incontrato Albanese per dibattere di arte contemporanea.
Il pretesto è stato la mostra in corso a palazzo Fibbioni dal titolo “The making of-L’Aquila“, dove è esposta anche la sua opera intitolata “Bolide”.
La mostra presenta le opere di alcuni prestigiosi artisti italiani e i video che ne documentano la realizzazione e prende spunto dalla trasmissione televisiva “Art news” prodotta da Rai Educational e trasmessa per otto edizioni su Rai Tre e su Rai Storia.
Come fare innamorare i giovani dell’arte contemporanea? Albanese ha pensato di farlo con ironia, con la proiezione del suo esilarante film “Senza arte ne parte” incentrato sul problema della comprensione dell’arte contemporanea.
“L’Aquila ha bisogno della creatività dei giovani – ha commentato il regista – che hanno davanti a sé tutto un futuro per scegliere la loro strada che, a prescindere dalla vocazione artistica, deve essere sempre basato su creatività e fantasia. L’Aquila è una città che tutto il mondo deve conoscere per le sue bellezze architettoniche”.
La mostra a palazzo Fibbioni consente la possibilità di accedere alle opere di Mimmo Paladino, Carla Accardi, Arnaldo Pomodoro, Elliott Erwitt e Gianni Berengo Gardin (solo per citare alcuni degli artisti presenti), la varietà di tecniche e linguaggi utilizzati: dalla installazione sonora di Licia Galizia e Michelangelo Lupone, alle incisioni di Andrea Lelario, alla scultura di Stefano Piali, alla pennellata post futurista di Ugo Nespolo; l’omaggio reso ai pittori abruzzesi Marcello Mariani e Luciano De Liberato, fanno della mostra un’occasione didattica unica, particolarmente mirata alla fruizione di giovani e studenti. Lo stesso allestimento, di forte impatto emotivo, ne sottolinea il carattere dinamico e il legame con il territorio che le nuove generazioni sapranno cogliere certamente.
Il film “Né arte né paret”, interpretato tra gli altri da Vincenzo Salemme, Giuseppe Battiston e Donatella Finocchiaro, solleva in maniera leggera e divertente il problema della comprensione dell’arte contemporanea.
Il secondo evento si svolgerà, sempre all’Auditorium del Parco, la mattina del 23 ottobre.