Mare Pescara, parla l’esperto, il biologo Giovanni Damiani, ex direttore dell’Arta: “Allarmismi ingiustificati, diffidate delle notizie false.”
Sullo stato di salute del mare di Pescara, parla l’esperto, il biologo Giovanni Damiani, già direttore dell’Arta Abruzzo, l’Agenzia per la Tutela dell’Ambiente, a margine del convegno che si è svolto in Provincia, organizzato dall’Associazione Strada Parco e dall’Associazione Armatori. Damiani smorza gli allarmismi in merito all’inquinamento del mare cittadino e spiega che si può tranquillamente fare il bagno nella gran parte del litorale non interessato dai divieti di balneazione. A Pescara, al momento, sono tre i divieti temporanei di balneazione, nel tratto di mare antistante a via Balilla, via Galilei e Fosso Vallelunga. C’è da dire che le ultime analisi dell’Arta hanno evidenziato un miglioramento delle qualità delle acque in via Galilei con i parametri che sono rientrati nei limiti, ma anche in via Balilla, mentre per Fosso Vallelunga l’amministrazione comunale ha già presentato domanda per la revoca del divieto, cosa che probabilmente si farà anche per via Galilei. Damiani mette in guardia dalle notizie false, usate a mo’ di strumentalizzazione, e dalle foto che ritraggono bimbi cosparsi di bolle o altre patologie della pelle che nulla, spiega il biologo, hanno a che fare con l’inquinamento del mare. “Nemmeno a Nagasaki e Hiroshima si sono viste immagini del genere”, taglia corto Damiani il quale aggiunge che, certo, si deve intervenire sul fiume, un corso di fango più che d’acqua, rimuovendo gli scarichi abusivi e puntando sulla fitodepurazione, la depurazione naturale. Parla poi della diga foranea nutrendo perplessità sul taglio previsto e ribadisce come si possa fare tranquillamente il bagno lì dove non ci sono divieti di balneazione. Anche in caso di divieto, dove certo è bene evitare di immergersi, Damiani aggiunge, però, che bisognerebbe bere litri d’acqua per andare incontro a conseguenze per la salute. La parola d’ordine, dunque, è quella di evitare eccessivi allarmismi e la disinformazione, attenendosi ai dati scientifici, dati mutevoli, per questo le analisi vengono ripetute nel tempo. Damiani ribadisce la necessità di intervenire sul fiume, che con i suoi veleni si riversa nel mare, e sulla depurazione non di rado claudicante.
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