Ieri era la Pierburg, oggi è la Yokohama, domani chissà. Cambiano le aziende, ma il timore è lo stesso: che le multinazionali sbarcate in Abruzzo con tante promesse, si limitino poi a vivacchiare lasciando nel cassetto i piani industriali.
In tema di occupazione sono ormai tante le vertenze aperte o che potrebbero presto aprirsi, e tutte finiscono inevitabilmente sul tavolo dell’assessore regionale Mauro Febbo. Troppo spesso altre aziende si aggiungono a quelle che, arrivate in Abruzzo con la grancassa dell’arrembaggio, si sono ritrovate a fare indigestione di ammortizzatori sociali. Oggi, in assessorato a Pescara, due riunioni per altrettanti campanelli d’allarme: quello della Ball, ex multinazionale delle lattine, e quello della Yokohama, colosso giapponese specializzato in tubi petroliferi off shore, entrambe con sedi anche nella provincia teatina.
La Forge Centro Sud sta per riacquistare lo stabilimento Ball di S. Martino sulla Marrucina, l’accordo sarà perfezionato a fine mese – ma l’azienda subentrante, che ha già il proprio personale, non garantisce la riassunzione dei 68 dipendenti ex Ball licenziati in blocco.
Quanto alla Yokohama, il sito di Ortona, prima Parker Itr, è stato acquisito dai giapponesi nel 2014 “ma da allora – dicono i sindacati – non è stato presentato un piano industriale degno di questo nome”. Come ieri quelli della Pierburg di Lanciano, anche gli 80 lavoratori dello stabilimento ortonese sono preoccupati per il continuo ricorso alla cassa integrazione, strumento tutt’altro che tranquillizzante.
“In sostanza, dalle riunioni di ieri e oggi – spiega l’assessore Febbo – sono emerse sia luci che ombre, da una parte le rassicurazioni della Pierburg, che ha annunciato di avere ottenuto nuove commesse che fanno ben sperare per il futuro, o della Yokohama, che non ha alcuna intenzione di chiudere lo stabilimento, dall’altra però la situazione alla Ball, ancora troppo fluida, visto che l’azienda acquirente, la Forge, non sembra molto intenzionata a rilevare il personale licenziato. Le trattative continuano”.