Avrebbe incassato circa 75mila euro per i buoni pasto per le mense scolastiche comunali “venduti” alle famiglie e poi non li avrebbe versati al Comune dell’Aquila: i finanzieri della compagnia dell’Aquila hanno denunciato un edicolante aquilano e sequestrato un immobile dal valore equivalente al maltolto.
Tra novembre 2018 e gennaio 2019, l’edicolante ha accumulato un debito complessivo pari a 75.110,68 euro: nonostante le reiterate diffide ricevute dall’Ente, non sarebbe stato in grado di sanare la consistente posizione debitoria. Quale incaricato di pubblico servizio, la Gdf ha contestato il reato di peculato e il relativo profitto sequestrato ai fini della successiva confisca per equivalente. Le indagini sono scattate da una denuncia presentata dal Comune di L’Aquila ed hanno riguardato il “Servizio di ricarica di buoni pasto per la refezione scolastica”, che lo stesso ente aveva affidato in convenzione ad individuati esercenti aquilani come tabaccherie e cartolerie.