Sono trecento le firme raccolte nel corso del presidio di ieri, organizzato dal Forza Italia dinanzi all’Hotel Holiday di Pescara, per dire no allo sbarco di 100 profughi.
Il capogruppo di Forza Italia alla Regione, Lorenzo Sospiri, ha sottolineato come “i primi ad arrivare siano stati i residenti, che non sapevano nulla di quanto stava accadendo a un passo dalla propria casa, così come i balneatori e gli operatori commerciali. Quelli che oggi stanno arrivando a Pescara non stanno fuggendo dalla guerra, ma sono immigrati clandestini che fuggono da condizioni economiche difficili, ma l’Italia non può accogliere tutto il mondo. Men che meno se qualche coop decide di sfruttare il business per fare cassa e decide, sulle nostre teste, di piazzarli sulla riviera a inizio stagione estiva, distruggendo la nostra economia”.
Questo ha ripetuto ieri, nel corso del presidio, Sospiri, affiancato dai consiglieri comunali di Forza Italia, Vincenzo D’Incecco, Fabrizio Rapposelli, Marcello Antonelli, che si sono alternati al presidio permanente. Anche il socio di minoranza dell’hotel Holiday ha mostrato la sua contrarietà ad accogliere esclusivamente immigrati nella struttura ricettiva, a conduzione familiare, lungo la riviera sud, per il timore di una chiusura definitiva dell’attività che è vissuta da sempre sul turismo.
“Pescara – ha ancora ricordato Sospiri – sta pagando caro l’assenza di un sindaco. Alessandrini non esiste e non gli interessa difendere la sua città, anzi, la cosa lo annoia. E nel frattempo noi ci ritroviamo con imprenditori che stanno trasformando un albergo della riviera sud, nel cuore della zona turistica della città, in un albergo di profughi distruggendo Pescara. Da oggi cominciamo ad avvisare tutto il quartiere dello sbarco imminente accanto alle proprie abitazioni, e il nostro obiettivo finale è quello di convincere il Prefetto, che ringraziamo per la disponibilità già dimostrata nella vicenda inerente il mercato abusivo degli extracomunitari, che la localizzazione scelta per ospitare i 100 presunti profughi e’ sbagliata e il nostro e’ un ‘no’ assoluto. Questa mattina – ha quindi fatto sapere il capogruppo – effettueremo il volantinaggio serrato tra gli operatori balneari e commerciali della zona, oltre che tra i residenti, invitando tutti a venire al nostro presidio a firmare la petizione che invieremo al Prefetto, nella quale, appunto, chiediamo di cancellare il provvedimento tenendo conto della vocazione turistica della zona, dell’inizio di una stagione balneare già difficile per i problemi di contaminazione del mare, e della forte densità di popolazione nella zona. Il nostro presidio, per ora, resterà sul lungomare Cristoforo Colombo, a ridosso della Fontana La Meridiana tutti i giorni, sino al prossimo 12 giugno, dalle 17 alle 20, e la domenica anche dalle 11 alle 13, per informare il maggior numero possibile di persone, ma l’aver raccolto già 100 firme in neanche un’ora e mezza e’ il segnale del sentire comune”.
Intanto ieri mattina, il capogruppo di Forza Italia in Consiglio, Marcello Antonelli, ha depositato la richiesta di convocazione di una seduta urgente di Consiglio comunale straordinario:
“La seduta servirà ad affrontare l’emergenza in atto, e ovviamente abbiamo chiesto che si conceda una deroga ai 20 giorni regolamentari che potrebbero passare dalla richiesta alla convocazione. La seduta dovrà tenersi entro la settimana per consentirci di adottare misure idonee al fine di consentire alla città di avere voce in capitolo e di opporsi all’iniziativa. Oggi pomeriggio, nella seduta già convocata dal Consiglio per le 16, depositeremo un’interrogazione urgente chiedendo la risposta in aula da parte del sindaco, che, pur essendo a conoscenza dell’arrivo dei 100 presunti immigrati, lo ha taciuto a tutti, ancora una volta ha scelto di non comunicare alla città alcunché, esattamente com’è accaduto – conclude Antonelli – lo scorso anno per l’emergenza balneazione”.
L’intervento di Armando Foschi dell’Associazione Pescara- Mi Piace:
“L’Associazione ‘Pescara – Mi piace’ ha aderito al Presidio permanente contro l’arrivo di 100 immigrati sulla riviera sud di Pescara a inizio stagione balneare. Resteremo nell’area sino a quando non avremo la certezza che il provvedimento sarà stato scongiurato, anche se ci preoccupa l’aver visto arrivare, nel pomeriggio, odierno, interi carrelli di materassi, cuscini e biancheria, un chiaro preludio all’invasione che ci dobbiamo aspettare e che, se non fosse stato per uno dei soci minoritari della struttura, l’amico Mirko Giannandrea, sarebbe rimasta insabbiata sino all’ultimo. Mirko, con altri familiari, ha anche firmato la petizione contro l’arrivo dei 100, nel frattempo abbiamo incaricato dei legali per far esaminare meglio i documenti inerenti l’affidamento che, a nostro giudizio, presentano troppi lati oscuri. La cosa che più ci spaventa è il clima di omertà sceso sulla vicenda a tutti i livelli istituzionali”, ha osservato Foschi. “Ancora oggi Mirko Giannandrea, che pure è socio dell’Hotel Holiday, ovvero è uno dei proprietari, seppur con quote minori, non riesce a sapere quando arriveranno i 100 profughi, ovvero non sa quando non avrà più la disponibilità delle camere per eventuali turisti. Ed è assurdo, siamo quasi di fronte a un esproprio. Ma, al di là della vicenda personale di un imprenditore, ribadiamo la nostra netta contrarietà alla trasformazione di una struttura ricettivo-alberghiera sul lungomare di Porta Nuova in un albergo di presunti profughi proprio di fronte agli stabilimenti ‘Sabbia d’Oro’ e ‘La Conchiglia’, sul lungomare Cristoforo Colombo, all’incrocio con viale Pepe, dunque a due passi dallo stadio Adriatico-Cornacchia, dal Teatro d’Annunzio e dal porto turistico, oltre che dalle piccole attività di ristorazione a conduzione familiare della zona, in altre parole nel cuore dell’area turistica di Porta Nuova. Riteniamo inaccettabile che nessuno sapesse dell’arrivo dei 100 disperati.”
La nota di Moreno Di Pietrantonio, segretario cittadino del PD:
“Stiamo assistendo a una delle emergenze più gravi degli ultimi anni con la conta interminabile di morti, di tanti bambini, di disperati che nel tentativo di fuggire da guerre, da fame, da torture e nella speranza di trovare una vita migliore si proiettano verso l’Italia e l’Europa. Una ONU inconcludente e una UE arrogante sembrano inadeguate ad affrontare un’emergenza di tali proporzioni, sicchèil nostro Paese stà assumendo tutta la responsabilità nel fronteggiare una simile tragedia, facendo appello a tutte le realtà locali, attraverso le Prefetture, per meglio distribuire l’accoglienza. Mentre con grande forza, determinazione e senso di responsabilità umanitaria il Presidente Mattarella, il Presidente Renzi e il Papa Fancesco hanno fatto appello a tutto il territorio Nazionale per mostrare la parte migliore di noi ed affermare uno spirito di solidarietà da parte di tutti, dalle nostre parti stiamo assistendo alle solite manifestazioni razziste che strumentalizzano un problema così grave per fini elettoralistici dagli esiti improbabili. Stà accadendo a Pescara con un inutile presidio dell’inedita associazione Forza Nuova/Forza Italia nel tentativo disperato di raccogliere qualche consenso, facendo leva su un triste populismo. Anche Pescara farà il suo dovere come tutta l’Italia, così come richiestoci dalle massime Autorità, dimostrando ancora una volta la sua caratteristica che l’ha fatta diventare grande nell’essere la Città dell’accoglienza e della Solidarietà.”
Il commento di Gianni Melilla, deputato abruzzese di SEL-SI:
“Le strumentalizzazioni che la destra sta mettendo in atto a Pescara contro l’accoglienza di poche decine di profughi sbarcati in Sicilia alcuni giorni fa, è la spia di una visione politica volta ad alimentare le paure e gli egoismi che soprattutto tra gli strati popolari più disagiati sono molto presenti. La destra – aggiunge Melilla – non dice che negli ultimi giorni sono morti annegati nel Canale di Sicilia 700 africani di cui almeno 70-80 bambini stando alle testimonianze raccolte dalle Autorità italiane che si occupano dei soccorsi in mare. La destra non dice che l’Italia ha firmato convenzioni internazionali che la obbligano a prestare rifugio a chi scappa dalle guerre e dalle violenze etniche e religiose. La destra non dice che chi non ha la condizione del rifugiato sarà rimpatriato. Noi di Sinistra Italiana condividiamo le parole di solidarietà e di accoglienza di Papa Francesco e siamo vicini alla Marina Militare che opera in mare per salvare la vita di tante donne, bambini, anziani. Noi di Sinistra Italiana chiediamo all’Europa una politica europea per fronteggiare l’emergenza umanitaria di migliaia di profughi che sfidano il Mediterraneo scappando da guerre e violenze di ogni tipo.” Melilla puntualizza che Sinistra Italiana capisce “il difficile lavoro che ricade sul Prefetto, sui Sindaci e sulle associazioni della Provincia di Pescara che stanno fronteggiando operativamente l’accoglienza dei profughi arrivati a Pescara. Per questo siamo agli antipodi culturali prima che politici di chi a Pescara manifesta contro persone deboli e umiliate dalla violenza e dalla fame. In Abruzzo ospitiamo poco più di 1900 profughi, circa 500 per Provincia. Si tratta di uno sforzo significativo ma modesto che condividiamo con le altre Regioni italiane.” Il deputato di Sel conclude con un monito: “Chi protesta contro i profughi, lo fa solo per ‘rubare’ qualche voto a quella parte di italiani che si lascia andare ad una inutile e triste guerra tra poveri. Abbiamo invece bisogno di una grande maturità politica per governare processi così intensi umanamente e purtroppo provocati da chi (leggi alcuni governi europei a partire da Francia e Regno Unto) per miopia ha preferito provocare le guerre in Libia e Siria senza pensare alle conseguenze drammatiche per milioni di persone. Restiamo umani”.