A Pescara ultimo giorno di esposizione dei manifesti fotografici di Giancarlo Micaroni: Capolinea, la prima mostra ad avere come location un parcheggio e come supporto i pannelli destinati alla pubblicità si chiude con una sorpresa.
Tra i tanti ritratti di strada che, per un mese, hanno raccontato l’umanità senza giudicarla, c’è anche quello di due fratelli, un bimbo e una bimba. La madre, passando per caso dal parcheggio dell’area di risulta, osservando i pannelli ha riconosciuto i suoi figli, due giovanissimi circensi siciliani, e ha deciso di contattare l’autore per complimentarsi. I ragazzi erano stati immortalati a Pescara, dove si erano esibiti in uno spettacolo. Qualche giorno fa la famiglia è tornata in città, i due fratelli hanno giocato a mettersi in posa e si sono fatti fotografare dalla madre proprio davanti al loro ritratto. I protagonisti dell’immagine sono Serena Savio, tredicenne, contorsionista e specializzata in numeri aerei con trapezio e tessuti, e Lorenzo Savio, undicenne, giocoliere e verticalista.
I due fratelli appartengono ad un’antica famiglia di circensi, la Savio-Bellucci. Il padre, Stefano Savio, ha anche una scuola di arti circensi a Lanciano; la madre, Gabriella Barbin, è specializzata in clownerie e numeri di magia. Tutte informazioni che Micaroni ha appreso solo oggi, dopo essere stato contattato dalla famiglia Savio su Facebook. La famiglia ha anche manifestato il desiderio di conoscere l’autore delle fotografie; all’incontro, che avverrà presto, Micaroni porterà con sé la stampa del manifesto in questione per donarla ai due fratelli.
Un epilogo curioso, visto che la street photography di Micaroni normalmente non prevede la conoscenza tra il fotografante e il fotografato. Luoghi e soggetti sono protagonisti inconsapevoli dello scatto; in una frazione di secondo, unica e irripetibile, Micaroni esprime la sua personalissima visione della realtà urbana e di coloro che la attraversano.
“L’area di risulta – si legge nella nota conclusiva della mostra – si è rivelata uno spazio simbolico particolarmente congeniale all’esposizione delle sue opere, che si ergono tra auto in sosta, passanti in transito, gente che arriva e gente che parte. L’originale location della mostra di Micaroni ha contribuito al successo di un intervento urbano che potrà servire di ispirazione, stimolando altre municipalità a destinare temporaneamente i propri spazi di affissione a qualcosa di diverso: a dimostrazione di come che anche un luogo straniante come un parcheggio possa regalare bellezza alla città. Una scelta coraggiosa quella dell’assessorato alla Cultura del Comune di Pescara, che ha sostenuto l’evento consentendo al fotografo di occupare per un mese oltre trenta pannelli tradizionalmente destinati alla pubblicità, lungo le corsie del parcheggio tra la vecchia e la nuova stazione”.
Giancarlo Micaroni è nato nel 1958 a Pescara, città in cui vive. Il suo percorso artistico ha attraversato continue sperimentazioni, tra tecniche pittoriche, installazioni e videoarte. Da qualche anno si dedica esclusivamente alla street photography. Ha all’attivo diverse mostre personali allestite a Pescara, tra le quali “L’ora degli altri” (2014); “Light and black” (2015); “Consueto Disordine” (2016). Inoltre è spesso presente nelle collettive organizzate negli spazi espositivi cittadini. Le immagini di Micaroni sono pubblicate dai principali siti internazionali specializzati, come Street photography in the world; Street Photography – Vivian Maier Inspired; Fine Art Tokyo.