Cresce il numero degli indigenti a Pescara ma la nuova povertà è il disagio. Il Comune ha già pronto il piano freddo per i senzatetto e ci sono diversi servizi per le famiglie in difficoltà
L’assessore alle politiche sociali, Adelchi Sulpizio, fa il punto della situazione sulla povertà in città. Non solo quella estrema dei senza fissa dimora anche quella che interessa famiglie e singoli cittadini. Con la povertà, intesa nel senso più stretto del termine, aumenta anche il disagio tanto che i cittadini che si rivolgono al settore delle Politiche Sociali, dopo il Covid, sono aumentati in maniera esponenziale: nel 2019 gli utenti erano 8.000, nel 2023 oltre 22.000. Tra qualche giorno sarà attivo il piano freddo rivolto in particolare ai senzatetto garantendo loro di dormire negli alberghi per sfidare le temperature rigide, stanziati 90.000 euro. C’è il pronto soccorso sociale per le povertà estreme, destinato ai cittadini che non ce la fanno a pagare le bollette o fare la spesa. Sulpizio vuole porre l’attenzione anche su quello che definisce un fiore all’occhiello del Comune di Pescara: ‘Abitare i luoghi’ con percorsi di reinserimento e di inclusione sociale dei senza fissa dimora. “Di 30 che hanno seguito il percorso – spiega l’assessore – ben 25 persone hanno trovato lavoro e le attività si sono svolte all’interno di 5 abitazioni confiscate alla criminalità”.