Riunione a Roma per lo stadio di Pescara, avanza city campus. Altro tavolo a metà luglio. Comune annuncia conferenza per lunedì.
Riunione a Roma del tavolo tecnico convocato al ministero dei Beni Culturali per discutere sulle prospettive dello Stadio Adriatico Cornacchia e più in generale della riqualificazione e rilancio dell’intero comparto sportivo nell’area Sud della città. L’amministrazione comunale, rappresentata dagli assessori allo sport Giuliano Diodati e allo Sviluppo del territorio Stefano Civitarese Matteucci e dai due direttori rispettivamente dell’area amministrativa e tecnica Dezio e Vespasiano, ha illustrato la strategia territoriale delineata nel documento ‘Pescara, città della conoscenza e del benessere. Indirizzi strategici per il governo del territorio’ approvato dal consiglio comunale con delibera n. 26 del 20.02.2017.
“Tale indirizzo – riferisce una nota del comune – individua tra i progetti strategici prioritari, in quanto ad alto valore aggiunto, un polo della cultura e della conoscenza, quale nuovo modello di area urbana, nella quale la contaminazione tra il mondo universitario e le componenti economiche, sociali, culturali cittadine diano vita a un city campus in cui formazione, ricerca, innovazione, start up, attività ricreative, culturali e sportive divengano gli elementi della reinterpretazione non solo del rapporto università-città, ma anche del rapporto tra diversi tipi di utenze (studenti universitari e non, famiglie, società e federazioni sportive, etc.) e le strutture dedicate allo sport, poste immediatamente a ridosso dell’attuale sede dell’ Università”.
In questa ottica l’attenzione, dice ancora il comune di Pescara “è stata spostata dalla questione della trasformazione dello stadio Adriatico in impianto adatto a ospitare il solo calcio professionistico secondo gli esigenti criteri Fifa in vigore dal 2021 – anche secondo il ministero assai difficilmente compatibile con la conservazione dei valori protetti dalla natura di bene culturale impressa sullo Stadio – al più ampio scenario strategico prospettato, che nel Masterplan allo studio da parte dell’Amministrazione comunale si estende a tutta la porzione di città che giunge a lambire il confine sud”.