Dopo il nubifragio che si è abbattuto sabato scorso su Pescara e buona parte della costa abruzzese, nel Capoluogo adriatico passata è la tempesta, non le polemiche
Non solo quelle innescate dalle opposizioni per allagamenti e disagi ma anche quelle degli esercenti che hanno subito danni dalla pioggia copiosa. Qualcuno parla di un copione già visto a Pescara che, in alcuni tratti, quando piove, ricorda la laguna di Venezia. Anche se, ironizza qualcun altro, qui c’è poco di romantico. Tant’è che Fabrizio Vianale, direttore Confartigianato Pescara, propone un fondo con i proventi delle sanzioni stradali per risarcire i commercianti danneggiati.
Il sindaco, dal canto suo, si dice sicuro di ciò che è stato fatto e che le previsioni di un fenomeno così importante sono state rese note non con netto anticipo, eppure si era già operativi. Masci precisa che 150 donne e uomini sono scesi in strada per prestare soccorso, monitorare il territorio ed è stato attivato il Centro Operativo Comunale fino a quando ogni strada è risultata percorribile. Se è solidale con chi ha subito danni, lancia una stoccata alle opposizioni: “Mentre loro erano al caldo, noi eravamo in strada e ribadisco che sul sito del Comune ci sono tutti gli interventi dal 2023 a oggi sui tombini e sulle opere anti allagamento che si possono consultare. Bisogna mettersi al lavoro – conclude Masci – poiché con i cambiamenti climatici saranno sempre più frequenti fenomeni come questi”.