Pescara, Senegalesi e responsabile immigrati Cgil: “Non crediamo a violenza sessuale”

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La comunità senegalese di Pescara si dice scioccata ma non crede alla violenza sessuale. “Conosciamo quell’uomo, ha seri problemi, ma non arriverebbe a tanto”, così il responsabile immigrazione Cgil Patrick Guobadia.

Parla anche a nome della comunità senegalese, Patrick Guobadia, responsabile regionale immigrazione della Cgil Abruzzo e lo fa luce della violenza sessuale che si sarebbe consumata in zona stazione a Pescara da parte di un senegalese di 61 anni nei confronti di una donna di 39 anni. Il fatto di cronaca che, ovviamente, ha suscitato rabbia e indignazione, sarebbe avvenuto sabato scorso, intorno alle 14.00, nei pressi del terminal degli autobus davanti alla stazione ferroviaria di Pescara. Protagonista un senegalese di 61 anni già conosciuto alle forze dell’ordine per maltrattamenti in famiglia, con due anni di carcere alle spalle, che avrebbe abusato di una 39 enne della provincia di Pescara e sarebbe stato bloccato dai presenti e poi arrestato dalle forze dell’ordine.

Ma Guobadia parla chiaro: “La comunità senegalese è a dir poco affranta per l’accaduto. Conosciamo quell’uomo, ha dei problemi di alcolismo è noto alle forze dell’ordine per maltrattamenti in famiglia ma non crediamo alla violenza sessuale, alle due del pomeriggio, quanto piuttosto a una lite che, naturalmente, condanniamo ugualmente. Il nostro pensiero va anche alla signora e convocherò, in settimana, la comunità senegalese. Non vogliamo, però, che si assista alla caccia all’uomo ‘nero’. Perciò stiamo organizzando una grande manifestazione contro la discriminazione. Noi difendiamo solo gli immigrati che vogliono integrarsi nel territorio e rispettano le regole”.

Tornando alla violenza, gli diciamo che c’erano sul posto, a quanto sembra, dei testimoni che avrebbero assistito all’aggressione, Guobadia insiste e afferma che ci sono indagini in corso ma continua a ripetere che non crede alla violenza sessuale.