Pescara: dopo gli ultimi sgomberi degli abusivi e le case Ater murate, in molti si chiedono che fine fanno questi alloggi e quando potranno essere assegnati a chi ne ha diritto.
Ben vengano gli sgomberi degli abusivi, dice chi ha diritto ad avere una casa popolare, ma i tempi sembrano essere biblici. Uno sgombero, spiegano i dirigenti Ater, è oneroso e ci si mette pure la burocrazia. In pratica, spiegano il commissario e sub commissario di Pescara, Antonello Linari e Gianni Santilli, uno sgombero ha un costo elevato, circa 15 mila euro, poiché l’Ater deve custodire le masserizie, ossia mobili, effetti e altri oggetti personali degli abusivi sfrattati, o nella stessa casa o portandoli in un altro luogo, come un magazzino ad esempio che, però, al momento non c’è. Linari spiega che si sta già procedendo alla riconsegna al Comune di Pescara che dovrà assegnarle a chi ha diritto, di alcuni alloggi risistemati. Le case sono di proprietà della Regione che sta contribuendo, spiegano ancora i vertici Ater, ma i soldi non bastano. Insomma un paradosso: case disponibili che, però, non si possono consegnare perché non sono in sicurezza e occorre effettuarvi lavori. Come noto, sono 5 le Ater in regione, oltre 15 mila gli alloggi. A Pescara, spiega Santilli, stiamo attingendo dalle risorse residue del Decreto Renzi e provvederemo a ridare dignità almeno ad alcune zone della città, come via Rigopiano. Tant’è che i tempi sono lunghi, le maglie della burocrazia troppo strette, e in tanti, regolarmente iscritti nelle graduatorie, attendono di poter ottenere un alloggio di edilizia popolare…, al di là del muro.
IL SERVIZIO DEL TG8:
Anni fà ci fu assegnato un alloggio popolare…nell’attesa delle scartoffie da compilare e stato occupato abusivamente,all’epoca ci fu detto “non possiamo fare nulla ora devi aspettare un altro alloggio” e li ne parti una discussione…fatto sta che risultavano 5 alloggi ancora da fare dei lavori..mio marito disse non importa me ne dia una se ci sono lavori li faccio a mie spese…alla fine dei fatti abbiamo avuto nel giro di 2 giorni l’altro alloggio ed all interno erano gia stati fatti i lavori ma ancora nessuno aveva trascritto l ok…quindi ste cose di far attendere mesi si possono evitare o che consegnano le case poi ogni uno se la aggiusta a sue spese(che tanto non ci sono nemmeno i soldi per aggiustarle da parte ti ATER)e cosi tante famiglie non saranno costrette a vivere in mezzo alla strada