Il sindaco di Pescara ha disposto l’eliminazione di tutte le siepi e la potatura degli alberi nei giardinetti dell’ex stazione ferroviaria, dove si è consumato lo stupro a danno di una donna di 39 anni. Il senegalese arrestato era da poco uscito dal carcere.
Era uscito dal carcere pochi mesi fa il senegalese di 61 anni arrestato sabato pomeriggio per avere violentato una donna di 39 anni residente nella provincia di Pescara. Il fatto è avvenuto in pieno centro, nei pressi del terminal dei bus e dei giardinetti dell’ex stazione ferroviaria. L’uomo aveva appena scontato due anni di carcere per una condanna per violenza e maltrattamenti in famiglia, per fatti risalenti al 2014. Il senegalese in passato era stato fermato anche per il furto di un’auto. L’uomo vive in Italia dagli anni ’90 con un permesso per motivi familiari, avendo una compagna italiana e due figlie. La donna vittima della violenza, una 39enne della provincia di Pescara, si trovava nei pressi della stazione per aspettare la sorella di ritorno da Roma, quando è stata avvicinata dal 61enne con cui ha cominciato a parlare, prima di essere aggredita sessualmente. All’arrivo dei soccorsi la donna era in stato confusionale. Il sindaco di Pescara, Marco Alessandrini, che ha disposto subito l’eliminazione di tutte le siepi e la potatura degli alberi nella zona, ha definito l’accaduto “un gesto vile e brutale”.