Una fine dell’anno con una buona notizia per i 56 precari del Comune dell’Aquila che da tre mesi lottano e aspettano con ansia il rinnovo dei loro contratti scaduti lo scorso 30 settembre.
Mesi di proteste, durante i quali più volte sono stati occupati alcuni locali del Comune a palazzo Fibbioni, in centro storico, per mantenere alta l’attenzione sul loro caso, ossia quello di quasi 60 persone che lavorano da anni -seppur con un contratto a tempo determinato – in vari settori del Comune. Amministrativi, dirigenti, tecnici, 15 educatrici di asilo nido, molti impiegati nei settori tributi e della ricostruzione, la cui assenza in questi mesi si è fatta sentire soprattutto dal punto di vista dei disservizi agli sportelli rivolti ai cittadini (ad esempio l’ufficio del Segretariato sociale, dal ruolo molto delicato dell’affiancamento al settore dell’Assistenza sociale, è rimasto chiuso a lungo).
Dunque da ieri i 56 precari possono finalmente tirare un sospiro di sollievo. La giunta comunale ha deliberato il rinnovo dei loro contratti, reso possibile dalle nuove norme e disponibilità finanziarie previste nella legge di Stabilità appena approvata anche grazie all’impegno della senatrice del Pd Stefania Pezzopane, permettendo di superare il limite del massimo di 36 mesi per il rinnovo di contratti a tempo determinato come disposto dal Jobs Act.
Per ora il rinnovo durerà due mesi, che sarà esteso successivamente in base alle disponibilità economiche del Cipe. Soddisfatta l’assessore al Personale, Betty Leone, che per tre mesi ha cercato di far valere le ragioni dei lavoratori di fronte alla giunta. Certo, toccherà al Comune anticipare i fondi del bilancio comunale per garantire al personale precario di rientrare al più presto sul posto di lavoro andando a rimettere in moto attività rallentate o fermate, in attesa che la delibera Cipe sblocchi il finanziamento previsto.