Rancitelli: incontro urgente in Regione su degrado del quartiere. Liris convoca tavolo di confronto con sindaco e presidente Ater Pescara.
L’assessore Guido Quintino Liris, ha convocato un summit urgente per stamani, nella sede regionale di piazza Unione, a Pescara, per esaminare la questione legata al degrado del quartiere ‘Rancitelli’ e al relativo abbattimento del complesso cosiddetto ‘Ferro di Cavallo’. Attorno al tavolo di confronto siedono il presidente della giunta, Marco Marsilio, il presidente del consiglio regionale Lorenzo Sospiri, il sindaco di Pescara, Carlo Masci e il presidente Ater di Pescara Mario Lattanzio.
“L’amministrazione regionale – ha commentato l’assessore Liris che ha anche la delega all’Edilizia residenziale pubblica – intende agire con determinazione e massima urgenza ristabilendo quei livelli di legalità troppo spesso minati dalla criminalità e dalle occupazioni illegittime. Vogliamo affrontare il problema in termini amministrativi tenendo in stretta considerazione la volontà delle istituzioni locali che vivono quotidianamente il problema. È ormai imprescindibile un’operazione utile a riqualificare definitivamente l’intera area, affrontando il disagio sociale, la paura e le sacche di delinquenza che si sono formate. Nella riunione di oggi vengono esaminate, di concerto con i tecnici, proposte operative volte a mettere definitivamente l’area in sicurezza per tutti coloro che risiedono nella zona e per il benessere e lo sviluppo dell’intera città”.
Il servizio del Tg8
Il presidente del Consiglio regionale Lorenzo Sospiri e l’assessore alla Politica della Casa del Comune di Pescara Isabella Del Trecco, al termine della lunga riunione convocata stamane dall’assessore Guido Liris sulla problematica strutturale del Ferro di Cavallo, e che ha visto la partecipazione, tra gli altri, del governatore Marco Marsilio, del sindaco di Pescara Carlo Masci, dei consiglieri regionali Vincenzo D’Incecco, Guerino Testa e Luca De Renzis, del presidente dell’Ater di Pescara Mario Lattanzio accompagnato dal direttore Giuseppina Di Tella e dai tecnici della Prefettura e della struttura amministrativa della Regione Abruzzo, in un comunicato stampa affermano:
“Entro il 2020 procederemo con la demolizione progressiva del ‘Ferro di Cavallo’, informando il territorio dei successivi passi procedurali, riassegnando un alloggio a tutti coloro che ne hanno diritto, lavorando contestualmente sulla messa in agibilità di tutto il patrimonio esistente nel quartiere e pensando alla riedificazione di una quota di nuovo, senza però ricreare quell’effetto ‘cumulo’ che è stato il vero cancro di Rancitelli. La cabina di regia istituzionale è costituita e il lavoro è già entrato nella fase operativa”.
“La riunione è servita per fissare paletti e punti fermi. Il primo è che il Ferro di Cavallo verrà abbattuto, e lo faremo entro il 2020, dunque servono 2milioni 200mila euro per finanziare l’intervento . C’è una tempistica stringente che ci sta già vedendo impegnati per la verifica dei requisiti di chi oggi occupa quegli alloggi e stiamo definendo l’iter da seguire per raggiungere l’obiettivo finale, al fine di restituire spazi aperti e vivibilità al quartiere.
Compito dell’amministrazione comunale e dell’Ater sarà quello di confrontarsi con i cittadini, di informarli, come del resto hanno anche chiesto i Comitati, e ricordando che, nel frattempo, è pronto anche il progetto per l’abbattimento dei tre palazzi a rischio crollo di via Lago di Borgiano, oltre che per la riqualificazione dell’esistente che significa poi restituire dignità a tutto il quartiere che deve diventare parte integrante del tessuto cittadino e non estrema periferia. I prossimi passi saranno dunque la definizione dei progetti fatti di soluzioni tecniche e coperture economiche, progetti che presenteremo ai cittadini, ai Consigli comunali per far crescere la consapevolezza che il Ferro di Cavallo andrà a terra con la sostituzione integrale dell’esistente.
I primi passi saranno i bandi che l’Ater dovrà pubblicare da un lato per gli abbattimenti, dunque la disponibilità immediata di progetti, e, dall’altro, per la manifestazione d’interesse tesa a trovare la disponibilità di immobili sul territorio provinciale per ricollocare gli aventi diritto. Comune e Ater insieme, intanto, dopo aver concluso il censimento di tutti i residenti del rione, avvieranno ora la verifica dei requisiti, anche alla luce della nuova legge regionale, quindi controllando anche i casellari giudiziari di tutti i titolari di contratto e dei loro conviventi, per accertare quanti effettivamente oggi non hanno diritto all’assegnazione di un alloggio popolare e quanti, invece, dovremo risistemare in altra situazione abitativa. A strettissimo giro, con l’arrivo dei fondi necessari, sapremo anche il numero esatto di case che dovremo restituire agli aventi diritto”.